Tecniche redazionali per ovviare all’abolizione del Libro Soci
Il recente provvedimento del Tribunale di Roma (del 15 gennaio 2015), che, nel ribadire l’orientamento già in precedenza espresso dal Tribunale di Verona (del 14 settembre 2009), ha escluso la possibilità per i soci di “… subordinare all’iscrizione nel libro soci, volontariamente istituito e tenuto dall’amministratore, l’efficacia, di fronte alla società, dell’atto di trasferimento di partecipazioni sociali” ci induce a ritornare sull’argomento dell’abrogazione del libro soci nelle s.r.l. e sull’utilità o meno di una sua istituzione su base volontaria.
La direzione che, con questo ulteriore provvedimento, sembra aver preso la giurisprudenza, spinge verso l’adozione di soluzioni che, senza derogare alla disciplina di legge, prendano atto della volontà del legislatore di prescindere, nelle s.r.l., dall’esistenza del libro soci, ovviando, con apposite tecniche redazionali, a tutte quelle criticità che detta abrogazione ha determinato e che la dottrina opportunamente ha evidenziato. Continua a leggere