La Corte di Cassazione, con due sentenze in pari data (9 dicembre 2020, depositate in cancelleria in data 19 febbraio 2021) si è pronunciata su due casi – analoghi per molti dei capi di incolpazione – originati da procedimenti disciplinari decisi in primo grado dalla COREDI della Lombardia.
Tra i vari punti decisi dalla Cassazione, ci si soffermerà su quanto deciso dagli Ermellini sull’obbligo di conservazione a raccolta delle scritture private autenticate aventi ad oggetto quietanze relative a quanto ricevuto in occasione di operazioni di mutuo concesso per estinguere il debito derivante da precedente finanziamento con surroga nell’ipoteca (già) iscritta, ai sensi dell’art. 120 quater del Testo Unico Bancario.
A cura di Cesare Gattoni, notaio in Milano