L’entrata in vigore della legge n. 219 del 2017 pone fine ad una parte del dibattito sul Biotestamento (o Testamento biologico) ma restano evidentemente aperti una serie di temi di natura etica, culturale, politica, giuridica e operativa su cui non mancherà (ed è un bene che sia così) il necessario confronto tra i vari protagonisti della materia. Dopo avere pubblicato, ancor prima dell’approvazione in parlamento della legge, opinioni diverse sulle D.A.T. (favorevole e contraria) e alcune prime indicazioni operative , diamo spazio ad un nuovo confronto di idee:
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Dat fatte prima del 31 gennaio 2018: che succede?
Pubblichiamo la nota diffusa dal Consiglio Notarile di Milano
La legge n. 219/2017 sulle disposizioni anticipate di trattamento (c.d. testamento biologico) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2018 ed è pertanto entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
L’articolo 6 della legge riconosce la validità di alcune, ma non di tutte, le disposizioni anteriori alla legge pur se redatte in un periodo di vuoto normativo. Continua a leggere
Prime note sulla nuova legge in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento
Il 14 dicembre è stato approvato in via definitiva dal Senato il Disegno di legge n° S. 2801 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento).
La nuova legge si può dividere sostanzialmente in tre parti: la prima (artt. 1, 2 e 3) dedicata al consenso informato, la seconda (art. 4) dedicata alle disposizioni anticipate di trattamento e la terza (art. 5) dedicata alla pianificazione condivisa delle cure. E’ prevista infine una norma transitoria (art. 6).
di Rosaria Bono
Il notariato e le D.A.T.
Rosaria Bono
Il notariato in genere non è in linea di principio favorevole o contrario al testamento biologico, ma si preoccupa di dare risposte il più possibile esaurienti ai cittadini che quotidianamente si rivolgono ai notai.
È un qualcosa che il notaio fa sempre, nella sua quotidiana attività di mediatore culturale tra il mondo del diritto e la vita reale dei cittadini. Ed è un’attività che deve fare anche di fronte ai vuoti legislativi.
In particolare nelle materie a forte valenza sociale come quelle di cui parliamo oggi: le disabilità, la famiglia, il volontariato. Continua a leggere
D.A.T.? Sì, per favore; grazie.
Maria Nives Iannaccone
Da quando mi sono avvicinata a questa materia, sono sempre stata colpita da come gli stessi principi, di etica, libertà, dignità umana, vengano invocati da entrambe le parti, da chi si schiera pro-DAT (disposizioni anticipate di trattamento) e da chi invece è contrario.
D.A.T.? No, grazie.
Giovanni De Marchi
La questione delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) può avere diversi possibili approcci:
- opportunità o meno che venga regolamentata la materia;
- modalità di regolamentazione.
Qui verrà sinteticamente e schematicamente argomentata l’inopportunità che la materia del “fine-vita” venga regolamentato normativamente: non è questione di quomodo, ma di an, e ciò anche perché chi da anni si batte per introdurre nel nostro ordinamento le DAT, o testamento biologico, in realtà lo considera un primo (necessario) passo per giungere a introdurre in Italia l’eutanasia [1]. Continua a leggere
Il notariato per il sociale
Il tre aprile a Roma si è svolto un interessante convegno con l’ambizioso scopo di discutere del ruolo del notariato nelle esigenze sociali.
Lo slogan è stato: “Sensibilizziamo l’opinione pubblica, sosteniamo il terzo settore“.
Il programma era ampio e denso di nomi noti nel settore, ma anche inusuale perché diviso in tre tavole rotonde inerenti rispettivamente la legge “Dopo di noi”, i diritti civili e le convivenze con il testamento biologico, e la riforma del terzo settore con accenni anche alla società benefit. Continua a leggere