Nello scorso mese di aprile, a commento di una decisione della Commissione Provinciale di Milano, avevamo pubblicato un articolo di Chiara Grazioli che faceva il punto sull’autonoma tassabilità della clausola penale e l’avevamo corredato con alcuni esempi di ricorso.
Uno di questi ricorsi è stato ritenuto meritevole di accoglimento dalla decisione della Commissione Tributaria di Pesaro che pubblichiamo.
Della decisione colpisce la condanna alle spese inflitta all’Agenzia delle Entrate di Pesaro, ma anche la elementare lezione di diritto privato che l’estensore ha ritenuto di dover impartire di fronte a un avviso di liquidazione totalmente privo di fondamento.
La lezione impartita a noi notai è invece diversa e più sottile.
Essere dalla parte dello Stato per una corretta esazione e un puntuale pagamento dei tributi, è essenziale connotato del Notariato, ma significa anche non lasciare il cliente/cittadino/contribuente in balia di pretese senza fondamento solo perché la pretesa è di importo modesto e “non vale la pena ricorrere”. Continua a leggere