Utili spunti dalla Riforma del Diritto Successorio svizzero recentemente entrata in vigore

Nella seduta del 19 maggio 2021 il Consiglio federale svizzero ha deciso di porre in vigore la revisione del diritto successorio dal 1° gennaio 2023. Con il nuovo diritto gli ereditandi potranno in futuro disporre liberamente di una parte maggiore della loro successione.

Dare notizia di tale riforma in Italia è opportuno, considerato il numero rilevante di spostamenti tra le due nazioni, le numerose coppie miste, le rilevanti relazioni imprenditoriali transfrontaliere.

Non da ultimo, la cosiddetta “efficacia universale” del Regolamento UE 650/2012 e la residua vigenza del vecchio trattato bilaterale tra l’allora Regno d’Italia e la Confederazione Svizzera del 1868 possono portare sovente all’applicazione del diritto successorio svizzero.

Dando uno sguardo ai numeri del solo Canton Ticino, che per la sua collocazione e la lingua è territorio di interscambio di molti, il Console Generale d’Italia a Lugano, in una intervista riportata da “Ticino Welcome” del 2020, ha ricordato che risultano iscritti all’anagrafe del Consolato d’Italia a Lugano oltre 122.000 cittadini italiani, di cui circa 40.000 con doppia cittadinanza, e che il numero dei frontalieri italiani in Ticino oscilla attorno i 60/65 mila. Meno numerosa e concentrata prevalentemente in Lombardia, Piemonte e Toscana la popolazione residente in Italia proveniente dalla Svizzera al 1° gennaio 2021 (secondo dati Istat: 8.153).

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Utili spunti dalla Riforma del Diritto Successorio svizzero recentemente entrata in vigore ultima modifica: 2023-02-17T08:30:19+01:00 da Antonio Reschigna

Comitati di confine: Comitato lombardo-ticinese

L’intervista di Federica Croce

Dal rosa al nero, le sfumature della professione notarile tra Italia e Svizzera

Tra i notai della regione Lombardia (rappresentati dal Comitato Regionale Notarile Lombardo) e i notai iscritti all’Ordine dei Notai del Cantone Ticino è costituito ormai da vent’anni il “Comitato dei notariati Lombardo e Ticinese”.

Il Comitato si propone principalmente di promuovere le relazioni, la collaborazione culturale e lo scambio di informazioni tecnico-giuridiche tra i due Notariati, oltre che di approfondire lo studio comparato dei due ordinamenti.

Federica Croce ha intervistato due colleghi, un lombardo e un ticinese, con esperienza similare, ponendo a entrambi le stesse domande. Emergono visioni diverse della professione, qualche proposta concreta nell’ottica della crescita e del miglioramento, ma soprattutto colori diversi con cui viene dipinto il presente e il futuro della professione. Continua a leggere

Comitati di confine: Comitato lombardo-ticinese ultima modifica: 2015-08-04T09:15:49+02:00 da Redazione Federnotizie