Con l’ordinanza 8 febbraio 2022 n. 3940 (.PDF), la Corte di Cassazione, su ricorso del Consiglio Notarile, ha cassato con rinvio la decisione della Corte d’Appello che, confermando la decisione della Coredi, aveva assolto il Notaio da numerose incolpazioni ritenendolo responsabile solo della irregolare tenuta del repertorio.
di Arturo Brienza
La sentenza, con estrema incisività, riporta la vicenda come segue:
…deve ritenersi “accertata la violazione del principio di personalità della prestazione consumatasi mediante un eccesso di delega esterna, poiché il notaio si era avvalso di plurime agenzie immobiliari che erano deputate a individuare potenziali clienti e a sottoporre loro i preventivi redatti dal notaio (e dallo stesso trasmessi alle agenzie), essendo altresì a conoscenza che gli agenti immobiliari percepivano un importo dai clienti per la loro intermediazione nei confronti del notaio (qualificato dalla stessa Corte territoriale come un “sovrappiù non dovuto“), donde l’insussistenza della connotazione fondamentale del conferimento diretto degli incarichi professionali a notaio da parte dei singoli clienti….”