Parità di genere e lingua degli atti notarili

Riceviamo da una lettrice non notaio un appunto sulle modalità di scrittura degli atti notarili, degli statuti e delle loro clausole, nel quale si censura l’utilizzo del maschile sovraesteso. L’argomento è di attualità. Che non tutti si sia d’accordo con la critica è superfluo sottolinearlo. Il dibattito è aperto.

Parità di genere e lingua degli atti notarili

Quando nel 2019 sono andata a vedere alla Triennale di Milano la mostra Broken Nature mi sono resa conto della mia ignoranza sul mondo delle piante, ho sempre sentito dire la frase “quell’uomo ormai è un vegetale” come dire che ormai non aveva più alcuna funzione vitale e non mi sono mai accorta che era frutto di un pregiudizio e di molta ignoranza. Nella mostra curata da Stefano Mancuso, sempre all’interno di Broken Nature, ho imparato quanto le piante siano comunità, comunichino tra loro, si aiutino e si ingegnino per trovare forme di sopravvivenza “molto intelligenti”, perché il mondo vegetale è tutto il contrario di quello che la frase “quello è ornai un vegetale” voleva esprimere.

Il linguaggio, quindi, è sempre contenuto e non forma come molti pensano.

Ecco perché è importante che negli statuti e nei vari documenti ufficiali siano rappresentate anche le donne attraverso l’uso del femminile.

Dando per scontato che nel 21° secolo la figura di chi preside e/o consiglia può esser uomo o donna e visto che la lingua italiana ha sia il maschile sia il femminile, tutti i documenti dovrebbero contenere entrambi i generi. Non è una questione di forma, ma serve a chiarire che anche le donne esistono e possono quindi essere la presidente, la consigliera, la tesoriera ecc.

Non basta, quindi, inserire a fondo pagina, dove va messa la firma, “Il/la presidente”, ma è importante scrivere anche all’interno dell’intero testo “il/la presidente avrà l’obbligo…”, oppure “Il consigliere/la consigliera avrà l’ obbligo…”.

Il maschile non è neutro, semplicemente viene usato in maniera sovraestesa. Siamo quindi in presenza di un utilizzo scorretto, da un punto di vista linguistico, e patriarcale dal punto di vista della parità di genere.

Laura Agnoletto Baj

Parità di genere e lingua degli atti notarili ultima modifica: 2023-06-16T08:30:23+02:00 da Redazione Federnotizie

Consiglio Nazionale, Cassa ecc. È in arrivo la parità di genere

Ci sono due notizie, neanche recentissime, ma passate tutto sommato inosservate, che portano a pensare che a breve si dovrà porre mano a una riscrittura delle regole che presiedono all’elezione dei membri dei nostri organi rappresentativi nazionali e locali, Consiglio di Amministrazione e Assemblea dei Rappresentanti della Cassa, Consiglio Nazionale del Notariato, Consigli Distrettuali.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, in una nota inviata agli Enti privati gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, di cui ai Decreti Legislativi n. 509/1994 e n. 103/1996, e dopo aver ricordato che “già nel novembre del 2020 la Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative, a seguito di una sollecitazione pervenuta dalla Associazione Noi Rete Donne con specifico riferimento alla sottorappresentazione di genere all’interno di ENASARCO, aveva sollecitato la considerazione del problema nell’ottica della promozione di un effettivo perseguimento della parità di genere ai diversi livelli istituzionali” ha scritto:

Ritengo necessario richiamare nuovamente la vostra attenzione su un tema così cruciale, chiedendovi di affrontarlo e di assumere le iniziative più adeguate, ove occorra anche di natura statutaria, per assicurare la più ampia partecipazione delle donne negli organi di governo degli enti e nelle assemblee rappresentative. Vi pregherei di farlo alla prima occasione utile e di comunicare al Ministero l’esito della discussione e le eventuali determinazioni assunte.

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Consiglio Nazionale, Cassa ecc. È in arrivo la parità di genere ultima modifica: 2021-07-16T08:30:01+02:00 da Arrigo Roveda