Per gentile concessione di Solution Notaire Hebdo pubblichiamo, nella traduzione della collega Dominique Dellisanti, un articolo apparso sul numero 37 del 18 novembre 2021 (.PDF), che tratta il tema dello statuto dei notai salariati in Francia.
Tema estraneo alle radici del notariato italiano, ma che ci aiuta a capire come l’organizzazione del servizio notarile possa essere totalmente differente anche nei paesi che hanno, per altri versi, molti punti di contatto.
E ci aiuta ad introdurre il tema della prima puntata del “Caffè di Federnotizie”. Federnotizie si lancia, infatti, in una nuova avventura. A partire dal 1° aprile (e non è un pesce), ogni primo venerdì del mese, alle ore 8.30, prendendoci un caffè, discuteremo in live streaming di argomenti di interesse notarile. La puntata avrà per titolo: “Meglio soli o meglio accompagnati? Pregi e difetti delle associazioni tra notai“. Ne discuteranno, assieme alla direzione di Federnotizie:
- Ludovico Capuano, notaio in Napoli;
- Ruben Israel, notaio in Milano;
- Giovanni Liotta, notaio in Taormina;
- Adriano Squillante, notaio in Luco dei Marsi.
Notai stipendiati
Focus su uno statuto sempre ibrido
Poco più di 30 anni fa, il legislatore consentiva ai notai di esercitare la loro professione come dipendenti di una persona fisica o di un soggetto giuridico diverso da persona fisica titolare di uno studio notarile. La legge Macron del 2015 ha favorito l’aumento del numero dei notai che esercitano con queste modalità.
Rimangono alcune domande.
Non sono titolari di una sede (1), non hanno diritto ad avere clienti personali ed esercitano la loro professione sotto la subordinazione economica e giuridica del notaio titolare della sede. Sono i notai stipendiati, il cui statuto è stato introdotto dalla legge francese n. 90-4259 del 31 dicembre 1990, modificando l’ordinanza del 1945 relativa all’ordinamento del notariato. Continua a leggere