Eravamo sempre tantissimi, il lunedì sera in via Locatelli. Tanto numerosi che i posti a sedere non bastavano: molti partecipavano restando in piedi, altri trovavano una sedia e si mettevano subito fuori dalla porta della sala, in una posizione che consentisse comunque di ascoltare e di intervenire.
Progetti, analisi, discussioni che coinvolgevano colleghi di tre generazioni diverse.
Per noi più giovani la sola possibilità di ascoltare chi ne sapeva di più, traendo insegnamento dall’esperienza, sarebbe stata un onore affascinante, ma ci veniva permesso – e richiesto – molto di più. La preparazione delle relazioni per un convegno dell’Associazione, la creazione di un progetto da presentare al congresso di Federnotai, la presentazione degli ordini del giorno al Congresso Nazionale del Notariato: erano tutti compiti per noi ultimi arrivati.
La sola regola, chiara e importantissima, era: se vuoi partecipare fallo fino in fondo, buttati nella mischia e mettiti in gioco. A centrocampo e in difesa c’erano comunque i più grandi, a coprire ma soprattutto a regalare assist preziosissimi.
Nicoletta era la capitana di quella squadra: nessuno avrebbe potuto indossare la fascia meglio di lei. Continua a leggere