Il problema della divisione tra legittimari fatta dal testatore con beni non presenti nell’asse ereditario

L’utilizzo di conguagli sotto forma di legati obbligatori (che non trasferiscono cioè la titolarità di beni presenti nell’asse, ma fanno sorgere obbligazioni a carico degli onerati di cui all’art. 662 c.c.) aventi ad oggetto denaro non esistente nell’asse, a scopo divisionale, è assai frequente nella prassi, soprattutto in casi in cui vengano divisi beni non facilmente valutabili e suscettibili di variazioni di valore in conseguenze di eventi che intervengano tra il momento della redazione del testamento e quello dell’apertura della successione (si pensi a vicende societarie che incidano sulla valutazione delle azioni attribuite)[1]: il debito da conguaglio è un debito di valore[2], non liquido, che occorrerà liquidare (tenendo conto della svalutazione nel frattempo intervenuta) nel momento in cui si darà esecuzione alla disposizione testamentaria.

del Prof. Umberto Stefini Continua a leggere

Il problema della divisione tra legittimari fatta dal testatore con beni non presenti nell’asse ereditario ultima modifica: 2018-02-21T11:20:37+01:00 da Redazione Federnotizie