Una fattispecie nella quale talvolta ci si imbatte riguarda l’ipotesi in cui, a fronte di un bonifico effettuato da soggetto non residente, veniamo richiesti di formalizzare o meglio “consacrare” tale trasferimento con un atto notarile o con un atto di deposito nei nostri atti della relativa donazione perfezionata all’estero. In diversi casi sarebbe possibile e legittimo prescindere dalla stipula, in Italia, di un atto notarile, anche di mero deposito, ma spesso il notaio è chiamato a intervenire, oltre che per ragioni volte a far emergere formalmente l’intento liberale, anche per ragioni legate alla normativa antiriciclaggio o, più semplicemente, per ottenere un titolo registrato all’Agenzia delle Entrate e opponibile all’Amministrazione Finanziaria.
A cura di Ruben Israel