Il Congresso di Federnotai, tenutosi a Bologna lo scorso 20 maggio, ci ha lasciato sensazioni di vitalità.
C’è un Notariato vivo, che pensa, ha idee, sviluppa progetti, presenta proposte.
Un Notariato capace di sintetizzare le migliaia di colloqui fatti ogni giorno con i cittadini e le imprese, elaborare i disagi incontrati da questi nell’amministrazione dei propri affari, individuare quali parti dell’ordinamento necessitano di una riforma, proporre soluzioni.
Un Notariato che svolge in pieno il suo ruolo di corpo intermedio, traducendo in idee riformiste i disagi che l’invecchiamento delle norme scarica sui cittadini.
Due le idee forti emerse dal Congresso.