Ipotesi applicative di utilizzo del conto dedicato in funzione di deposito (escrow)*

di Ruben Israel

*  Testo aggiornato della relazione presentata alla riunione di studio organizzata dal Consiglio Notarile di Milano il 25 ottobre 2023.

Il mio intervento, che nasce da un aggiornamento per i colleghi del mio Distretto, verte su alcune ipotesi applicative del deposito, a mani del notaio, in connessione ad atti stipulati col suo ministero, di somme di denaro per il perseguimento di interessi meritevoli di tutela. Tratterò di alcune ipotesi in cui, per il tramite del conto dedicato (di seguito Conto), il notaio esercita una funzione, che può definirsi, in senso lato, di escrow[1] agent, seppur con utilizzo di un Conto con caratteristiche particolari che condivide le prerogative del Conto stesso quando in esso affluiscono somme destinate al pagamento delle imposte. In particolare, il deposito obbligatorio riguarda tutte le somme da pagare al notaio in relazione all’attività dallo stesso prestata, a titolo di anticipazione di imposte e tasse per le quali lo stesso notaio sia responsabile d’imposta, ovvero sostituto d’imposta. Al proposito è comunque prassi diffusa, per ragioni di ordine anche contabile, di possedere un (ulteriore) Conto, sempre vincolato, destinato alla custodia di somme di denaro oggetto di mandato da attuarsi successivamente o, come vedremo poi, anche contestualmente alla stipula[2]. Sulla connessione con gli atti stipulati vi è, a livello di prassi, una interpretazione sufficientemente estensiva che sembra legittimare il notaio a tale deposito per diverse tipologie di intervento che potrebbe, evidentemente, avvenire anche per atti che poi (per varie ragioni) non venissero stipulati, salvi, beninteso, gli obblighi di trasparenza e di restituzione che devono connotare questa funzione, senz’altro contrattuale[3], ma sempre connotata da un interesse pubblico, improntato ad un ruolo di terzietà e di imparzialità (oltre che di professionalità), correlata alla funzione di pubblico ufficiale. Non è certo un caso che i Principi di deontologia, approvati dal Consiglio Nazionale molto tempo prima dell’entrata in vigore della normativa sul Conto, sono dettati per ogni ipotesi di affidamento di somme al notaio e possono, anzi dovrebbero, costituire la guida comportamentale come una sorta di bussola anche per l’utilizzo delle somme affidate al Conto. I Principi sono molto chiari e puntuali nello stabilire il contegno del notaio nel ricevere somme, anche a prescindere dalla annotazione sul Registro delle somme e valori. In particolare, l’art. 45 dei Principi[4] stabilisce puntuali doveri di comportamento in capo al notaio depositario. In estrema sintesi, rimandando per i dettagli alla norma deontologica, essi si sostanziano nella predeterminazione scritta di contenuto, modalità e tempi di adempimento dell’incarico; richiedono, inoltre, la descrizione e le modalità di impiego di quanto affidato. Oltre a ciò, le norme deontologiche impongono l’esatta individuazione dei beneficiari e la predeterminazione dettagliata delle modalità di svincolo.

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Ipotesi applicative di utilizzo del conto dedicato in funzione di deposito (escrow)* ultima modifica: 2023-11-17T08:30:46+01:00 da Ruben Israel

Conto dedicato, applicazioni concrete e prospettiche*

di Enrico Maria Sironi

* Relazione presentata alla riunione di studio organizzata dal Consiglio Notarile di Milano il 25 ottobre 2023.

Premessa

Passati sei anni dall’entrata in vigore della disciplina dell’art. 1, commi 63 e seguenti della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (come modificati dai commi 142 e seguenti della legge 4 agosto 2017, n. 124), è opportuno un riesame “a freddo” sull’operatività del conto dedicato e del deposito prezzo.

Partiamo da una domanda: DEPOSITO PREZZO e CONTO DEDICATO sono tra loro interdipendenti, cioè costituiscono due facce della stessa medaglia, oppure è più corretto distinguere i due istituti, che solo in alcuni casi si intrecciano?

La norma del 2013, che prevedeva l’obbligo per le parti di depositare al notaio il prezzo delle compravendite (e le altre somme specificate nel comma 63), con corrispondente dovere di versarli sul conto corrente dedicato, induceva a considerare detto conto in funzione servente rispetto al deposito del prezzo; tale lettura risulta superata dalla revisione attuata dal legislatore del DDL concorrenza: ora, infatti, il deposito del prezzo è diventato fattispecie eventuale, mentre restano gli obblighi (i) di tenuta del conto corrente dedicato e (ii) del versamento su esso delle somme indicate dal nuovo comma 63.

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Conto dedicato, applicazioni concrete e prospettiche* ultima modifica: 2023-11-10T08:30:28+01:00 da Redazione Federnotizie

L’impignorabilità “relativa” del conto dedicato

di Pietro Ciarletta

Il conto corrente dedicato del Notaio è disciplinato dai commi da 63 a 67 dell’art. 1 della legge n. 147/13 il cui testo, a seguito della novella introdotta con la legge n. 124/17 è il seguente, per i commi da 63 a 66-bis che ai fini di questa riflessione rilevano: Continua a leggere

L’impignorabilità “relativa” del conto dedicato ultima modifica: 2023-04-21T08:30:58+02:00 da Redazione Federnotizie

Deposito Prezzo e Conto dedicato: a che punto siamo?

Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, e in seguito ogni triennio, il Consiglio nazionale del notariato, sentiti gli organi preposti alla vigilanza degli altri pubblici ufficiali roganti, presenta al Ministro della giustizia una relazione sullo stato di applicazione delle norme di cui ai commi da 63 a 67 dell’articolo 143 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificati dal comma 142 del presente articolo, segnalando le eventuali criticita’ e proponendo le modifiche ritenute opportune.
Così recita il comma 143 della legge 127/2017 la legge annuale sulla concorrenza che – tra le altre cose – introdusse il c.d. deposito del prezzo al notaio e il conto dedicato. Continua a leggere

Deposito Prezzo e Conto dedicato: a che punto siamo? ultima modifica: 2020-01-15T08:30:57+01:00 da Giovanni Liotta

Il regime giuridico del conto dedicato: separazione patrimoniale ed impignorabilità

La fattispecie regolata dal legislatore con la norma in commento (introdotta dall’art. 1 commi 63-66 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147) costituisce un segmento soltanto di quella più ampia operazione che chiamiamo deposito del prezzo o più in generale affidamento di somme nelle mani del notaio.

di Giuseppe Gallizia notaio in Milano

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Il regime giuridico del conto dedicato: separazione patrimoniale ed impignorabilità ultima modifica: 2018-11-21T10:10:10+01:00 da Redazione Federnotizie

Conto dedicato e deposito prezzo: l’altra faccia della medaglia

Annotazioni a margine degli articoli “Piangersi addosso: lo sport preferito dai notai” di Arrigo Roveda e “Deposito prezzo: un’opportunità da non perdere” di Matteo Mattioni”, pubblicati su queste pagine nei giorni scorsi.

A parte la provocazione ironica del titolo dell’articolo di Arrigo Roveda, alla quale ho già risposto con ugual senso dell’umorismo sulla copertina del numero di ottobre di Notarnews [dato che, detto per inciso, come aveva a suo tempo efficacemente sentenziato Paolo Setti, la base notarile è costituita prevalentemente da persone “mai cuntent”, alle quali fanno da contrappeso, dico io, i notai delle istituzioni che sono, o appaiono, sempre cuntent!] a me sembra che entrambi gli articoli abbiano la pretesa di attribuire a queste nuove norme una valenza simbolica, che io è molti altri colleghi non riusciamo a intravedere. Continua a leggere

Conto dedicato e deposito prezzo: l’altra faccia della medaglia ultima modifica: 2017-10-18T06:20:36+02:00 da Raffaele Trabace