Da alcuni anni, il Notariato – oltre a valorizzare la propria pubblica funzione – si propone di far riconoscere l’utilità del proprio intervento: lo stesso Presidente Lombardo, in occasione della prima riunione dei Presidenti Distrettuali successiva al suo insediamento, ha messo al centro della sua riflessione la necessità della affermazione del “notaio utile”, del “notaio socialmente apprezzato”.
Sappiamo bene che l’utilità del nostro intervento e della nostra funzione è contestata da molti: in molti casi viene negata in modo strumentale da chi vorrebbe azzerare i controlli ai quali quella funzione si collega; da chi progetta di includere le nostre attività nell’ambito della propria offerta di servizi o da chi vorrebbe che la nostra funzione non fosse più abbinata a talune caratteristiche nostre esclusive, per poterla esercitare senza possederle. In altri casi – purtroppo ci sono anche questi – il riconoscimento della nostra utilità manca perché non riusciamo a soddisfare le aspettative di chi si rivolge a noi. Continua a leggere