Perché un organo collegiale quale il Consiglio Nazionale del Notariato possa operare con successo è necessario un equilibrato cocktail di qualità.
Tra queste la più imponderabile è la fortuna.
Coloro che sedevano in via Flaminia all’epoca del Ddl concorrenza o dell’emendamento Lulli, ma anche chi ha assistito al 56° Congresso non ha potuto fare a meno di pensare che questo è un Consiglio Nazionale molto fortunato.
Il clima respirato a Roma è parso sereno come da tempo non accadeva. Gli attestati di stima e riconoscenza da parte della politica sono stati un concerto particolarmente compatto. Anche i vecchi frequentatori di queste riunioni, abituati a discorsi di apparente apprezzamento, non hanno potuto fare a meno di notare come questa volta ci fosse una complessiva sensazione di maggior sincerità.
Pare proprio che per questa legislatura il Notariato potrà lavorare senza sentirsi sotto attacco.