L’articolo 1, comma 3 della Legge di bilancio 2020 interviene sugli aumenti dell’IVA originariamente previsti ed introdotti dalla Legge 145 del 30 dicembre 2018, sostituendo il comma 2 dell’art. 1 della Legge medesima e prevedendo che:
* l’aliquota ridotta dell’IVA di cui alla tabella A, parte III, allegata al DPR 633/1972, è ridotta di 1,5 punti percentuali per l’anno 2019, di 3 punti percentuali per l’anno 2020 e di 1 punto percentuale per l’anno 2021 e per ciascuno degli anni successivi;
* l’aliquota ordinaria dell’IVA è ridotta di 2,2 punti percentuali per l’anno 2019 e di 2,9 punti percentuali per l’anno 2020 ed è incrementata di 1,5 punti percentuali per l’anno 2022 e per ciascuno degli anni successivi.
Il rialzo graduale dell’IVA, sia ordinaria che speciale, originariamente previsto dalla Legge n. 190/2014, è stato più volte rinviato e modificato dalle leggi di stabilità e bilancio che si sono succedute.
La legge di bilancio appena lincenziata dalle camere, con la previsione di cui sopra, sterilizza i previsti aumenti delle aliquote IVA per l’anno 2020, lasciando però in previsione l’aumento reale dell’IVA a decorrere dal giorno 1 gennaio 2021 nelle seguenti misure: l’IVA speciale passerà dall’attuale 10% al 12%, mentre l’IVA ordinaria salirà dall’attuale 22% al 25% (passando al 26,5% dal 2022).

AUTORE

Annalisa è moglie, mamma e notaio. Nominata nel 2008 con prima sede Santhià, è in esercizio a Cantù dall’aprile del 2009. Ha fatto parte del Comitato Direttivo dell’Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia – Guido Roveda negli anni 2012 e 2013.