Nel bilancio preventivo del Cnn si fa riferimento ad un piano di comunicazione esterno e ad un rafforzamento della comunicazione interna, ma ancora non si sa quali iniziative concrete si intenda intraprendere.
Nell’attesa che ci vengano comunicate proviamo a fare qualche riflessione su una questione specifica: srl on line e atto a distanza.
Al Congresso abbiamo ascoltato vari interventi autorevoli della magistratura e della politica sull’importanza del ruolo del notaio; abbiamo ascoltato il presidente Giuliani sulla determinazione del Cnn a preservarne il ruolo rispettando la direttiva europea; abbiamo ascoltato la voce della base.
Ma qual è lo stato dell’arte?
Sappiamo (leggendo gli odg) che in Cnn se ne discute da qualche riunione (da ultimo in quelle del 21 e 22 novembre) e che esistono già testi di proposte e studi di più commissioni e che si sono anche già fatte alcune sperimentazioni sulle modalità applicative dell’atto a distanza.
Quali sono le soluzioni sul tavolo? A che punto è il confronto su questi temi?
La base può (o deve) essere coinvolta in questo dibattito?
Noi crediamo che su temi così decisivi per il futuro della categoria si debbano cominciare a sperimentare la trasparenza, la comunicazione e la partecipazione.
Certamente la categoria è compatta nella scelta di voler mantenere un ruolo di controllo e di adeguamento in ambito societario, ma si tratta di possibili cambiamenti epocali della struttura e dell’organizzazione territoriale che non possono essere calati dall’alto (e siamo fiduciosi che non sarà così). Ci troviamo di fronte a scelte politiche che disegnano il futuro della professione, incidendo sulle concrete modalità di esercizio della stessa e sul campo della concorrenza tra notai. Noi sappiamo che oggi, per esempio, solo pochi notai (circa il 3%) stipulano atti informatici (basta confrontare i numeri con la Francia); se non si vuole lasciare indietro la quasi totalità della categoria (ed in primis i giovani) bisogna informarla, formarla, coinvolgerla anche attraverso incontri (istituzionali e sindacali) sul territorio per discutere e confrontarsi. Il rischio concreto è che vadano avanti solo pochi notai già ben organizzati.
Chiediamo quindi al Consiglio Nazionale (ed in particolare all’ufficio di Presidenza e al Responsabile della Comunicazione) di avviare un processo di coinvolgimento della categoria che potrebbe anche concludersi con un incontro aperto a tutti i notai (come già in passato è stato fatto): noi mettiamo a disposizione, come sempre (e come di recente abbiamo fatto sul tema dell’accesso), lo spazio di questo giornale per ospitare le diverse opinioni e proposte che emergeranno; il dibattito e il confronto aiutano a ragionare e a decidere in modo consapevole, ben sapendo ovviamente che la scelta politica finale spetterà al Cnn.
Copyright secured by Digiprove
AUTORE

Classe 1976, in esercizio come notaio dal 2004 con sede a Malnate (VA). Già docente della Scuola di Notariato dello Stretto e della Scuola di Notariato della Lombardia, dal 2012 al 2015 è stato presidente dell’Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia-Guido Roveda (Federnotai Lombardia). È stato componente delle Commissioni Comunicazione e Settore Propositivo del Consiglio Nazionale del Notariato.