Si segnala che per la prima volta la Giurisprudenza (ancorché di merito) ha preso in considerazione il tema della rinunziabilità all’azione restitutoria da parte dei potenziali legittimari, essendo il donante ancora in vita. Si tratta del provvedimento del Tribunale di Torino n. 2298/2014.
In estrema sintesi la pronuncia, occasionata dal rifiuto di un Conservatore di trascrivere la rinunzia medesima:
- conferma l’ammissibilità della rinunzia alla azione di restituzione sotto il profilo sostanziale (tesi che sta prendendo sempre maggior piede anche presso l’accademia, oltre che presso la dottrina notarile, di cui antesignano è stato il collega Giancarlo Iaccarino);
- ne contesta la autonoma trascrivibilità, da taluni sostenuta sulla base di un principio di simmetria con la rinunzia alla facoltà di opposizione, la cui trascrizione/trascrivibilità è a sua volta discussa, facendo leva sul contrario argomento della tassatività dei casi di trascrizione di cui al 2643 C.C.;
- ne ammette, però, la pubblicità mediante annotazione a margine della donazione al fine di favorire la commerciabilità del bene di provenienza donativa (trascurando, peraltro, sia che la tassatività delle domande di annotazione è anch’essa un principio generale, sia l’incongruenza fra i soggetti dell’atto di donazione e della formalità principale e quelli dell’atto di rinunzia all’azione di restituzione e della conseguente formalità accessoria).
Il provvedimento, quindi, pur non eccelso nelle conclusioni relative al sistema di pubblicizzazione della rinunzia, rappresenta una pietra miliare della apertura di una breccia nella ammissibilità, sotto il profilo sostanziale, della azione in oggetto che, ove sdoganata definitivamente, potrebbe rappresentare la chiave di volta per la commerciabilità serena dei beni di provenienza donativa.

AUTORE

Valentina Rubertelli è notaio dal 1996. È stata componente della Commissione Studi in materia di Conciliazione presso il CNN e ha collaborato alla stesura del relativo Manuale. È segretario del Comitato Regionale dell’Emilia Romagna da marzo 2011. È presidente dell’Associazione Notarile delle Procedure Esecutive presso il Tribunale di Reggio Emilia dal 2010. Partecipa presso il Consiglio Nazionale al Gruppo redazionale delle Guide al Cittadino.