Pubblichiamo, sorpresi, la replica dei consiglieri nazionali lombardi Alessandra Mascellaro e Carmelo di Marco all’editoriale di mercoledì. Sorpresi soprattutto da Alessandra, ottimo ex direttore di Federnotizie, che lamenta una critica fondata su un processo al passato.
L’editoriale commenta le elezioni e non quanto di buono o meno buono farà il Consiglio. Commenta le nomine fatte basandosi su decisioni prese e opinioni manifestate, in un recente passato, da chi oggi è chiamato a rappresentarci. Decisioni e opinioni (quelle criticate) sulle quali Alessandra era d’accordo con noi e in disaccordo con l’ex maggioranza. Fermamente.
Su quanto farà il nuovo Consiglio torniamo a ribadire la speranza di essere felicemente sorpresi. Non faticheremo a riconoscerne i meriti.
Abbiamo letto l’articolo pubblicato da Federnotizie (“Al via la nuova consiliatura: le perplessità di Federnotizie“) e non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra posizione, che è di aperto dissenso, non senza una punta di rammarico per ciò che Federnotizie ha rappresentato per noi, per la nostra storia politica e per tutta la Regione.
È un editoriale che manifesta a priori un giudizio sui vertici neoeletti del Consiglio Nazionale del Notariato e che fonda la propria critica su un processo al passato.
Consideriamo davvero deplorevole, ai limiti della provocazione, che questo editoriale sia stato pubblicato il giorno prima dell’arrivo del Presidente Nazionale e di molti Consiglieri Nazionali nella nostra Regione per partecipare ai lavori dell’Assemblea Generale del CNUE in programma a Como per le giornate del 23 e 24 giugno.
Correva l’anno 1988 quando in un lungo corsivo Egidio Lorenzi (cofondatore di Federnotizie insieme a Guido Roveda) scriveva: “Il sindacato deve continuare la propria funzione di stimolo e di critica (il più possibile costruttiva) esattamente come prima (solo cambieranno i rapporti interpersonali finalmente liberati da preconcetti od opposizioni di principio) ben consapevole della propria identità e ben consapevole peraltro delle responsabilità e delle difficoltà dei membri degli organi istituzionali.
Insomma noi non siamo mai stati, non abbiamo voluto e non vogliamo essere degli “altri”; siamo tutti nella stessa identica barca; abbiamo tutti gli stessi identici problemi, sia pure magari immaginando terapie diverse per la loro soluzione.
Comunque la si rigiri, e quale che sia la “molla” individuale (protagonismo o spirito di servizio, lobby o voglia di esserci; ambizione o generosità etc.) in fondo l’ideale finale che accomuna tutti noi, che ci si dedichi al sindacato o all’impegno negli organi istituzionali, è sempre e solo lo stesso: l’interesse del Notariato”.
Ebbene pensiamo che l’editoriale appena pubblicato da Federnotizie, a firma del suo direttore, abbia tradito la funzione originaria del giornale. Non è semplice critica, oggi si palesa come “opposizione di principio”: esprime concetti inutilmente disfattisti senza evidenziare una “pars construens”, trincerandosi dietro una male intesa libertà di stampa.
A nostro avviso, il corsivo di Federnotizie dà voce oggi alle idee di poche e poco rappresentative persone, ma soprattutto esprime una linea politica che non fa onore al Notariato in cui crediamo.
Egidio Lorenzi scriveva “non vogliamo essere degli “altri”; siamo tutti nella stessa identica barca;”: oggi però ci sono due barche, una è quella che vuole remare (in modo autentico, ma anche critico e con libertà di pensiero) insieme al Notariato italiano per provare a costruire qualcosa di buono a favore di tutti, guardando al futuro; l’altra, è quella che condanna, senza appello.
Con amarezza, ne prendiamo atto, Federnotizie è diventato la voce di quelli che Lorenzi definiva “gli altri”.
Alessandra Mascellaro e Carmelo Di Marco
AUTORE

La Redazione di Federnotizie è composta da notai di tutta Italia, specializzati in differenti discipline e coordinati dalla direzione della testata, composta dai notai Arrigo Roveda e Domenico Cambareri.