L‘emendamento (con il relativo subemendamento) che assegnava ad avvocati e commercialisti la possibilità di autenticare le cessioni e gli affitti d’azienda è stato ritirato. Dopo il parere contrario del Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi del Ministero della Giustizia è arrivato anche il parere negativo del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiriciclaggio.
Il Procuratore Federico Cafiero de Raho traccia in modo chiaro e preciso una linea di demarcazione profonda tra i ruoli e le funzioni dei vari professionisti nel parere inviato al Ministro dell’Interno, al Ministro di Giustizia e al Ministro dell’Economia e delle Finanze.
La Procura Antimafia e Antiriciclaggio, con riferimento all’emendamento in esame, evidenzia il “grave pericolo per la infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico del paese, agevolando l’acquisizione per fini di riciclaggio o di reimpiego, di piccole e medie aziende che subiscono la pressione dei clan della mafia.”
Il Procuratore ribadisce come sia “necessario garantire un rigoroso controllo dello Stato” e evidenzia la differenza ontologica, per formazione e per ruolo, del notaio (pubblico ufficiale in posizione di terzietà e soggetto a penetranti ispezioni biennali del Ministero della Giustizia) rispetto agli altri professionisti, “strutturalmente di parte e sottratti a controlli pubblici.”
Nell’attività di autentica il notaio non si limita ad una mera attività di certificazione dell’identità delle parti ma, in funzione preventiva, esercita un duplice controllo dei presupposti di validità e legalità dell’atto.
La Legge Mancino (1993 n.310) ha affidato ai notai il controllo sugli atti (cessioni e affitti) relativi alle aziende nell’ambito del filone normativo finalizzato alla lotta alla criminalità organizzata con strumenti atti ad impedire il riciclaggio del cd denaro sporco: il notaio, nella duplice veste di pubblico ufficiale ed esperto giuridico, è stato ritenuto “il punto di snodo basilare” per le informazioni ai fini dell’investigazione penale. E i dati sulle segnalazioni Antiriciclaggio hanno confermato l’importanza e l’efficienza di questo ruolo.
Il sistema affidato ai notai ha quindi dato prova di funzionare e non va scardinato.
Gli atti di cessione ed affitto d’azienda (sempre equiparati dal legislatore) richiedono controlli seri ed effettivi; attraverso i passaggi aziendali circolano storie e ricchezze di notevole importanza, emergono esigenze di tutela dei lavoratori dipendenti, dei creditori, dei cittadini che non possono essere sottratte alle verifiche di legalità dello Stato. Gli affitti d’azienda spesso rappresentano il primo step per l’impossessamento della proprietà dell’azienda e possono costituire uno strumento per reimmettere in circolazione contanti sotto soglia attraverso i canoni o per tentare di frodare i creditori.
Come già evidenziato in queste pagine, non si tratta di una gara tra professionisti ma della necessaria consapevolezza di ruoli e funzioni diversi e dell’irrinunciabilità per queste operazioni al presidio di legalità rappresentato dal notaio.
Scarica il documento integrale:
Parere del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

AUTORE

Classe 1976, in esercizio come notaio dal 2004 con sede a Malnate (VA). Già docente della Scuola di Notariato dello Stretto e della Scuola di Notariato della Lombardia, dal 2012 al 2015 è stato presidente dell’Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia-Guido Roveda (Federnotai Lombardia). È stato componente delle Commissioni Comunicazione e Settore Propositivo del Consiglio Nazionale del Notariato.