Chapeau!
Al Presidente della Cassa Nazionale del Notariato.
Come lo stesso Presidente ha detto nelle sue considerazioni conclusive sulla tavola rotonda al 55° Congresso Nazionale del Notariato, è stato superato un tabù.
Si è parlato di contributivo.
Con trasparenza si sono raffrontati diversi sistemi.
Si è addirittura parlato della possibilità di “passare dal sistema retributivo al sistema contributivo”.
Si è parlato delle eventuali conseguenze di quel passaggio.
Il Presidente ha vinto le resistenze del suo Consiglio e si è parlato con trasparenza.
Ancora chapeau!
Le istanze rappresentate da Federnotizie da qualche tempo cominciano a raccogliere condivisioni.
Ma.
Ci sono due ma.
Il primo.
Ci è stato detto, addirittura dallo stesso attuario (ci è sembrato con qualche riluttanza, ma è stato detto), consulente da tempo della nostra Cassa, che una positiva influenza di quel passaggio (dal retributivo al contributivo) richiederebbe decenni. Qualcuno considera quel lasso di tempo come inaccettabile. Chi scrive, invece, ha opinione diversa. Se si vuol pensare alle generazioni future sarà un bene. Se si vuole pensare alle pensioni dei giovani notai di oggi, sarà un bene. Se si fosse fatto vent’anni fa, oggi saremmo in un’altra situazione.
Forse è bene smettere di pensare che è meglio l’uovo oggi che la gallina domani.
Il secondo.
L’intangibilità dei diritti quesiti che sembrerebbe emergere dagli interventi.
Non sembra (per lo meno a chi scrive) che quell’affermazione risponda a principi di diritto. È solo una scelta politica. Ma di questo avremo modo di parlarne prossimamente.
Da ultimo:
straordinario l’intervento della professoressa Susanna Levantesi.
L’aumento dell’aspettativa di vita avrà conseguenze travolgenti (sia sulle pensioni dirette che indirette), meglio dire nefaste. Sembra però, che il sistema contributivo regga molto meglio il colpo (con tanto di slide).
Chi scrive non pensa, né pretende che si possa “girare un interruttore” (come detto dal Presidente della Cassa) e passare a un ideale ed efficiente nuovo sistema, contributivo, mettendo in soffitta il solidarismo dell’attuale sistema retributivo (mutualistico puro).
Dagli interventi dei professori e dell’attuario si rileva al contrario che un parziale e graduale passaggio è possibile.
È solo una scelta politica.
AUTORE

Nato a Milano, laureato in Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano nel 1985, iscritto al Collegio notarile di Milano dal 1996. Da circa 20 anni è attivo negli enti di categoria. Dapprima componente del Comitato Direttivo dell’Associazione Sindacale dei notai della Lombardia, rappresentante per detta associazione all’assemblea dei delegati di Federnotai, poi Presidente della detta associazione per un triennio. Per tre anni GOA – Giudice Onorario Aggregato presso il Tribunale di Milano, poi per quattro anni componente della Commissione Regionale Amministrativa di Disciplina (CO.RE.DI) sui Notai della Lombardia, per tre anni componente del Consiglio notarile di Milano e per sei anni componente del Consiglio Nazionale del Notariato.