Contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili

a cura di Jacopo Balottin

Si propone una lettura commentata dell’articolato normativo: alla normativa di seguito riportata ed evidenziata seguirà il commento dell’autore [1]  

Art. 23 d.l. 12 settembre 2014, n. 133 (in G.U. n. 212 del 12 settembre 2014), in vigore dal 13 settembre 2014 – l. conv. 11 novembre 2014, n. 164 (in G.U. n. 262 dell’11 novembre 2014), in vigore dal 12 novembre 2014.

«Disciplina dei contratti di godimento in funzione della successiva alienazione di immobili»

Fin dalla rubrica, il legislatore chiarisce che lo scopo perseguito dal contratto (c.d. di rent to buy) è quello di rendere possibile l’alienazione dei bene; s’intende: nell’interesse di entrambe le parti. Continua a leggere

Testamento pubblico e “SLA” – La comunicazione non verbale

Il recente provvedimento del Giudice Tutelare di Milano n. 11965/2011 V.G. del 24 febbraio 2015 riconosce la possibilità per il malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica di esprimere le proprie volontà testamentarie in un testamento pubblico raccolto da un Notaio.

Il negozio testamentario è, per espressa previsione di legge, un atto molto originale non solo per il suo variabile contenuto tipico o atipico, o per il fatto che ha la particolarità di una difficile ripetibilità in caso di necessità, ma soprattutto perché è – generalmente – direttamente connesso ad effetti patrimoniali che superano il termine ultimo della vita del disponente e si collegano strettamente alla capacità del soggetto (da valutare nel momento della redazione del documento), di disporre regolarmente dei propri beni e affetti, per il periodo dopo la sua vita[1]. Continua a leggere

Il naso – romanzo appuntate

barnum

TACCUINO ESTEMPORANEO

di aspirazioni ispirate
ovvero di ispirate aspirazioni
per illusionisti giocolieri e saltimbanchi

 

Secondappuntata e mezza

Sognai talmente forte che mi uscì sangue dal naso

il lampo in un orecchio nell’altro il paradiso

RIASSUNTO DELLE APPUNTATE PRECEDENTI:

Una mattina, Orafò si è svegliato senza naso: un Disegno di Legge (DDL) sulla concorrenza vuole affidare le funzioni del naso anche alle orecchie. Orafò si reca al ministero di giustizia per chiedere giustizia, non gli sembra vero. Il ministro non sembra solidale con il naso, anzi.

I nasi sono agitati e il CNN (Consiglio Nazionale Nasale) sembra indolente.

I nasi sciolti, riuniti in molteplici sodalizi, avanzano improbabili tentativi di protesta; il CNN viene ricevuto dal ministro della giustizia, ma non se ne accorge nessuno: nè il CNN, né il ministro che palesa la sua incompetenza, né tutti gli otorinilaringoiatri esperti ed improvvisati … Continua a leggere

La perdurante attualità della legge notarile

Piero Boero, autore di un commento alla Legge Notarile che ormai è diventato un classico, ci ha inviato un suo intervento che volentieri ospitiamo.

a cura di Pietro Boero

A più di cent’anni dalla sua approvazione, la legge notarile è ancora attuale, dal punto di vista tecnico?

La risposta non può che essere, in linea di massima, positiva, ma deve confrontarsi con due considerazioni:

– il testo attualmente in vigore è notevolmente diverso rispetto a quello originario, per effetto delle varie modifiche ed integrazioni che si sono succedute nel tempo, con innesti non sempre ben coordinati ed organici;

– i meccanismi tecnici della legge sono comunque espressione di precise scelte ideologiche in tema di funzione notarile, la cui valutazione presuppone un ben più ampio dibattito circa le prospettive di conservazione e di sviluppo di tale funzione in un contesto sociale ed economico profondamente mutato. Continua a leggere

In diretta da Roma: Congresso di Federnotai (seconda parte)

federnotaiIntervento dell’Onorevole Cristina Bargero – esponente del Partito Democratico (a cura di Francesco Santopietro)

L’Onorevole esordisce chiarendo che la concorrenza è a favore del mercato, distinguendo però tra i vari servizi.

Nel caso della professione notarile c’è un grande profilo di criticità che va affrontato: il notaio è un pubblico ufficiale. Si sta discutendo in merito a quali atti potrebbero perfezionarsi anche senza l’intervento del notaio stesso, ammettendo però che togliere la competenza al notaio non porta a una maggior concorrenza, ma a una vera e propria deregulation che mette a rischio il funzionamento del sistema.

Prosegue citando Shiller il quale ha affermato che forse la crisi dei mutui sub prime non ci sarebbe stata se ci fosse stato un controllo notarile preventivo. Cita anche la riuscita finta vendita dell’Empire State Building in America e l’attuale basso contenzioso immobiliare in Italia (0,0029%).

Rileva anche che la categoria dei meno abbienti è  quella maggiormente danneggiata. Cita il rapporto doing business precisando che la posizione italiana è buona per gli affari in cui è coinvolto il notaio e che tale posizione forse andrebbe a peggiorare.

Evidenzia il problema relativo alle imposte, che i notai riscuotono senza aggio a favore dello Stato, vantaggio che con l’attuale formulazione del DDL in parte verrebbe meno.

Già nel 2012 col Governo Monti la Commissione Anticorruzione fece notare che un intervento che riducesse il controllo del notaio andava a scapito della legalità in un Paese in cui legalità non è certo al primo posto.

Conclude quindi sostenendo che questi sono i punti su cui il notariato deve battersi. In più rileva che una sentenza della Cassazione del 2014 precisa che il notaio è responsabile anche per la consulenza in materia fiscale, cosa che va evidentemente a protezione del consumatore. Aggiunge che la Legge Notarile del 1913 è probabilmente da aggiornare, ma rileva anche che la sede opportuna non è rappresentata dal DDL Concorrenza. Rileva da ultimo che negli Stati Uniti la giustizia è molto rapida e che se introducessimo in Italia un elemento di incertezza con una Giustizia molto lenta come la nostra si creerebbe un grosso problema. Termina garantendo il suo impegno per la modifica delle norme del DDL. Continua a leggere

In diretta da Roma: Congresso di Federnotai (prima parte)

locandina

Intervento del Notaio Cesare Felice Giuliani – Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Roma, Velletri e Civitavecchia (a cura di Angelo Nigro)

Il Presidente Giuliani apre i lavori ringraziando Federnotai per l’occasione di discussione.

Esordisce con una considerazione: il Notariato non può avere e non ha paura della concorrenza; fin dal concorso il candidato Notaio è  abituato a concorrere con altri. Il problema quindi del DDL non è la concorrenza di per sé, ma il fatto che si vorrebbe mettere in concorrenza figure professionali che lavorano ed esercitano la propria attività in campi diversi.

Alla stessa stregua si dovrebbe ammettere, per esempio, anche la possibilità per il privato di svolgere l’attività finanziaria propria delle banche con il medesimo trattamento fiscale, cosa che oggi non avviene.

Bisogna porre quindi attenzione perchè, se non si interpretasse correttamente il sano meccanismo della concorrenza, la valanga che ne scaturirebbe potrebbe allo stesso modo travolgere tutto e tutti, con evidenti danni alla collettività che non possono essere consentiti. Occorre ulteriore attenzione a non indebolire il Notariato e le sue funzioni: il Notariato è  un ‘eccellenza della nostra Italia, altri paesi lo stanno studiando, se occorre modificare qualcosa dovrà essere fatto soltanto nell’interesse della collettività.

Intervento del Notaio Maurizio D’Errico – Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato (a cura di Angelo Nigro)

Il Presidente ringrazia Federnotai e in particolare il Presidente Carmelo di Marco per l’approccio che si è inteso dare al Congresso che tratta degli interessi per la collettività. Si scende subito nel merito delle accuse che a volte vengono rivolte al CNN di essere filo – politico. Vengono svolte alcune considerazioni iniziali: la discussione sul DDL concorrenza si affronta e si risolve sul piano politico, lo sforzo del CNN è stato e continua ad essere quello di individuare un percorso da proporre ai nostri interlocutori senza che questo vada ad incidere sul sistema di diritto che non può e non deve essere cambiato.

Su questo punto il Presidente D’Errico ha ribadito che il CNN non intende arretrare di un solo passo rispetto alle competenze attuali del Notariato ma che intende essere propositivo  nell’interesse dei cittadini. La linea sposata dal Cnn non vede contrapposizioni con altre professioni, che sono tutte unite nel ribadire che la concorrenza non può essere meritevole di sostegno se va a minare gli interessi dei cittadini.

Sul piano interno alla categoria, il Presidente ha ribadito che al CNN tocca la sintesi delle varie esigenze di cui si fanno portatori tutte le diverse associazioni di colleghi, ciascuna delle quali è meritevole di considerazione indipendentemente dal numero dei propri iscritti solo perché meritoriamente si rende portatore di idee diverse e di problemi che vengono posti in evidenza. Il prossimo 19 giugno sarà occasione per il CNN di ascoltare anche le istanze di singoli, ribadendo così il rispetto per ogni opinione. Continua a leggere

L’abolizione del libro soci nella società a responsabilità limitata

Tecniche redazionali per ovviare all’abolizione del Libro Soci

Il recente provvedimento del Tribunale di Roma (del 15 gennaio 2015), che, nel ribadire l’orientamento già in precedenza espresso dal Tribunale di Verona (del 14 settembre 2009), ha escluso la possibilità per i soci di “… subordinare all’iscrizione nel libro soci, volontariamente istituito e tenuto dall’amministratore, l’efficacia, di fronte alla società, dell’atto di trasferimento di partecipazioni sociali” ci induce a ritornare sull’argomento dell’abrogazione del libro soci nelle s.r.l. e sull’utilità o meno di una sua istituzione su base volontaria.

La direzione che, con questo ulteriore provvedimento, sembra aver preso la giurisprudenza, spinge verso l’adozione di soluzioni che, senza derogare alla disciplina di legge, prendano atto della volontà del legislatore di prescindere, nelle s.r.l., dall’esistenza del libro soci, ovviando, con apposite tecniche redazionali, a tutte quelle criticità che detta abrogazione ha determinato e che la dottrina opportunamente ha evidenziato. Continua a leggere