Il ministro Orlando: “Notai, custodi della certezza, puntino sull’innovazione”

Congresso Nazionale del Notariato 2017

52° Congresso Nazionale del Notariato
#Notaio: garanzia di sistema per l’Italia digitale
Palermo, 12 ottobre 2017
Messaggio di saluto del Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando

Purtroppo per impegni istituzionali improvvisi non mi è possibile essere presente a Palermo.

Inizio questo breve messaggio di saluto ringraziando il Presidente Salvatore Lombardo e tutti gli organi del Consiglio Nazionale per l’invito. Questo febbraio, grazie alla vostra iniziativa, ho avuto occasione di incontrare i neo notai.

L’importante turnover in atto fornisce un notevole bacino di capacità e di competenze di cui tutto il Paese potrà usufruire. Il cammino di una nuova generazione all’interno dei ranghi del notariato costituisce un’occasione di innovazione per una professione di tradizione antica. Una professione ancorata al valore cruciale della certezza.

Negli ultimi mesi della legislatura, abbiamo una doppia esigenza. Da un lato, si tratta di analizzare in modo puntuale ciò che è stato fatto, per valutare i risultati raggiunti. In materia di giustizia, si tratta di un lavoro consistente. La seconda esigenza è quella di ridurre — di dissipare, per quanto possibile — l’incertezza.

Mi riferisco, in particolare, all’incertezza istituzionale sul futuro prossimo dell’Italia. E qui, anche in riferimento allo spazio della politica, al compito della politica per l’approvazione di una nuova legge elettorale, vale la pena di riprendere il concetto di incertezza.

John Maynard Keynes nei suoi scritti ha spesso segnalato la differenza tra un sistema in cui, in un dato tempo, i fatti e le aspettative sono misurabili e calcolabili, e un sistema di incertezza. Secondo Keynes, vivere nell’incertezza vuol dire stare in una situazione in cui non ci sono basi per giungere a una probabilità calcolabile. Nell’incertezza estrema, non possiamo sapere in nessun modo quello che succederà e quindi ci ritroviamo privi di bussole e di meccanismi in grado di orientarci. Ci troviamo a tutti gli effetti “senza rete”.

È essenziale quindi costruire meccanismi, conoscitivi e istituzionali, che sappiano “proteggerci” dall’incertezza. Strumenti che proteggano soprattutto i cittadini più deboli e più vulnerabili.

Questa prospettiva sull’incertezza si lega fortemente all’analisi sul modo con cui la tecnologia cambia la società.

Credo che la vostra professione di “custodi della certezza” abbia già compiuto passi importanti in questo senso. Penso, per esempio, alla diffusione della tecnica digitale negli studi che ha permesso in tempi brevi l’informatizzazione degli atti e la loro circolazione.

L’esigenza di un “Notaio 2.0” si lega bene ai passaggi — di riforme organizzative e di investimenti senza precedenti — che abbiamo compiuto sull’informatizzazione della giustizia, e che occorre proseguire con un’azione di lungo corso. Sappiamo che enormi discontinuità tecnologiche influenzeranno sempre di più anche gli operatori del diritto. Pensiamo per esempio all’impatto dell’ intelligenza artificiale.

Dobbiamo quindi studiare i cambiamenti, per comprenderli in rapporto al lavoro, per riuscire ad affrontarli con prontezza, investendo sulla formazione. Costruire “certezze” significa non essere disorientati di fronte al cambiamento.

Nel corso del mio mandato da Ministro della Giustizia, ho voluto valorizzare, con scelte precise nel metodo e nel merito, l’apporto delle professioni alla vita pubblica del Paese e alla costruzione delle politiche pubbliche in materia di giustizia. È un approccio che mi sento di ribadire con forza.

Sono certo che su tutti gli aspetti che ho brevemente ripreso il Congresso Nazionale saprà fornire utili prospettive. Su quanto emergerà, vi garantisco senz’altro la mia disponibilità al confronto e alla collaborazione”.

Intanto, i miei migliori auguri di buon lavoro.

Andrea Orlando

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Il ministro Orlando: “Notai, custodi della certezza, puntino sull’innovazione” ultima modifica: 2017-10-12T16:22:49+02:00 da Redazione Federnotizie
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