Il successo dell’atto informatico deve essere un obiettivo del Consiglio Nazionale del Notariato. Anche da qui passa il futuro del notariato.
Si parla tanto di atto a distanza in questi mesi, ma se prima la categoria non diventa padrona dell’atto informatico, si rischia un clamoroso effetto boomerang.
Per fare questo occorre, però, uno sforzo da parte di tutti, dalle istituzioni notarili ai singoli notai. Bisogna uscire da logiche “esclusive” parlando una lingua facile e comprensibile. A luglio abbiamo realizzato e diffuso dei tutorial per provare a spiegare e incentivare l’utilizzo dell’atto informatico, consapevoli che la formazione e la comunicazione sono essenziali per il successo di una “rivoluzione tecnologica”.
Sarebbe molto utile avere alcuni dati disaggregati sull’utilizzo di Istrumentum (per regione e tipologia di atto, in particolare) per poter approfondire i ragionamenti, ma intanto sono stati pubblicati unicamente alcuni numeri, e sono molto “preoccupanti”: solo il 3% dei notai infatti utilizza Istrumentum. Credo che questi dati eclatanti, soprattutto se confrontati con quelli della Francia (nel 2017 su circa 4 milioni di atti pubblici sono stati stipulati 2,4 milioni di atti informatici), dovrebbero far ragionare senza pregiudizi sulle cause di tale insuccesso (compresa la questione delle “postille informatiche”).
Già in altre occasioni abbiamo provato a fare delle analisi e delle proposte e accogliamo con soddisfazione il recente aggiornamento del software (comunicato il 5 dicembre) che in parte ne accoglie alcune, ma secondo noi non basta. Dopo la pubblicazione dei tutorial abbiamo raccolto alcune segnalazioni su “bachi” del sistema o funzionali e oggi pubblichiamo un nuovo video (registrato prima del recente aggiornamento) nel quale proviamo a far vedere in concreto alcune cose che, secondo noi, non vanno e che potrebbero essere “migliorate”.
Anche in questa occasione proviamo a modo nostro a svolgere la funzione di “stimolo critico” con l’obiettivo di contribuire a migliorare il software nell’interesse dei notai e degli utenti; e lo facciamo senza particolari competenze tecnologiche (che non sono richieste ai notai), ma con l’approccio del “notaio medio” che dovrebbe essere il punto di riferimento dei tecnici informatici se si vuole diffondere e agevolare l’utilizzo dell’atto informatico.
Ovviamente, siamo disponibili a pubblicare, e anzi auspichiamo di ricevere da parte di chi si occupa di questi temi,“punti di vista” diversi, “correzioni” o “rettifiche” per eventuali errori o imprecisioni: sarebbe molto utile anche poter organizzare un confronto aperto a tutti i notai per ragionare sull’attuale utilizzo di Istrumentum e sui possibili e necessari margini di miglioramento dello stesso.
Video tutorial realizzati da Federnotizie su iStrumentum

AUTORE

Classe 1976, in esercizio come notaio dal 2004 con sede a Malnate (VA). Già docente della Scuola di Notariato dello Stretto e della Scuola di Notariato della Lombardia, dal 2012 al 2015 è stato presidente dell’Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia-Guido Roveda (Federnotai Lombardia). È stato componente delle Commissioni Comunicazione e Settore Propositivo del Consiglio Nazionale del Notariato.