Intervento del Notaio Cesare Felice Giuliani – Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Roma, Velletri e Civitavecchia (a cura di Angelo Nigro)
Il Presidente Giuliani apre i lavori ringraziando Federnotai per l’occasione di discussione.
Esordisce con una considerazione: il Notariato non può avere e non ha paura della concorrenza; fin dal concorso il candidato Notaio è abituato a concorrere con altri. Il problema quindi del DDL non è la concorrenza di per sé, ma il fatto che si vorrebbe mettere in concorrenza figure professionali che lavorano ed esercitano la propria attività in campi diversi.
Alla stessa stregua si dovrebbe ammettere, per esempio, anche la possibilità per il privato di svolgere l’attività finanziaria propria delle banche con il medesimo trattamento fiscale, cosa che oggi non avviene.
Bisogna porre quindi attenzione perchè, se non si interpretasse correttamente il sano meccanismo della concorrenza, la valanga che ne scaturirebbe potrebbe allo stesso modo travolgere tutto e tutti, con evidenti danni alla collettività che non possono essere consentiti. Occorre ulteriore attenzione a non indebolire il Notariato e le sue funzioni: il Notariato è un ‘eccellenza della nostra Italia, altri paesi lo stanno studiando, se occorre modificare qualcosa dovrà essere fatto soltanto nell’interesse della collettività.
Intervento del Notaio Maurizio D’Errico – Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato (a cura di Angelo Nigro)
Il Presidente ringrazia Federnotai e in particolare il Presidente Carmelo di Marco per l’approccio che si è inteso dare al Congresso che tratta degli interessi per la collettività. Si scende subito nel merito delle accuse che a volte vengono rivolte al CNN di essere filo – politico. Vengono svolte alcune considerazioni iniziali: la discussione sul DDL concorrenza si affronta e si risolve sul piano politico, lo sforzo del CNN è stato e continua ad essere quello di individuare un percorso da proporre ai nostri interlocutori senza che questo vada ad incidere sul sistema di diritto che non può e non deve essere cambiato.
Su questo punto il Presidente D’Errico ha ribadito che il CNN non intende arretrare di un solo passo rispetto alle competenze attuali del Notariato ma che intende essere propositivo nell’interesse dei cittadini. La linea sposata dal Cnn non vede contrapposizioni con altre professioni, che sono tutte unite nel ribadire che la concorrenza non può essere meritevole di sostegno se va a minare gli interessi dei cittadini.
Sul piano interno alla categoria, il Presidente ha ribadito che al CNN tocca la sintesi delle varie esigenze di cui si fanno portatori tutte le diverse associazioni di colleghi, ciascuna delle quali è meritevole di considerazione indipendentemente dal numero dei propri iscritti solo perché meritoriamente si rende portatore di idee diverse e di problemi che vengono posti in evidenza. Il prossimo 19 giugno sarà occasione per il CNN di ascoltare anche le istanze di singoli, ribadendo così il rispetto per ogni opinione.
Intervento del dott. Nicola Forte – studio tributario Forte (a cura di Luca Donegana)
Il dott. Nicola Forte ritiene che la disciplina prospettata dal DDL in tema di SRL semplificate sia contraria alle norme europee. Ha sottolineato come questa purtroppo non sia una novità, in quanto altre svariate norme del nostro legislatore (ad es. quella sull’IVA al 4% per l’editoria elettronica) sono palesemente contrarie alle stesse direttive. Ciò vale anche, per esempio, per il caso della start up costituibile senza l’ausilio di “intermediari autorizzati”.
È inoltre preoccupante, ha proseguito il dott. Forte, questa nuova modalità di costituzione delle SRL semplificate che potrebbe costituire una ghiotta occasione per truffe tributarie e comportamenti criminosi. Il notaio svolge un ruolo importantissimo in campo societario, come “gate keeper” a tutela anche e soprattutto dello scopo lecito delle operazioni poste in essere.
Il dott. Forte esprime le sue perplessità anche per le novità portate dal DDL in relazione alle cessioni delle quote delle SRL e alle modifiche delle società semplici, altra occasione per il venir meno della certezza dei diritti e della legalità. Ha sottolineato come ogni categoria professionale debba fornire al cittadino un apporto, ciascuna nel proprio ambito di competenza e nel reciproco rispetto della valenza delle rispettive funzioni; ha auspicato inoltre che l’“incidente di percorso” provocato dal DDL Concorrenza costituisca occasione per riflettere su questo tema e ritrovare unità di intenti tra le categorie professionali anche nell’ottica dell’utilità sociale delle professioni.
Intervento dell’avv. Maurizio de Tilla – Presidente dell’Associazione Nazionale Avvocati Italiani (a cura di Antonio Reschigna e Chiara Trotta)
L’avv. De Tilla ha espresso sincere e sentite parole riguardo all’utilità delle professioni legali soprattutto in un momento storico caratterizzato dal generale abbassamento del livello etico e dall’aumento della corruzione.
Ha espresso inoltre apprezzamento per la specificità della funzione notarile, in particolare sottolineandone la peculiare funzione di tutela del cittadino debole di fronte ai c.d. “poteri forti”.
Ogni professione è parte di un mosaico complesso; viene pertanto auspicata la necessità per le professioni di mantenere una posizione di contrasto ferma e unita.
Ha ricordato che l’Europa (ndr: la prassi europea) non si muove necessariamente a favore della liberalizzazione delle tariffe: costo “zero” non equivale a “concorrenza”, al contrario un eccessivo abbassamento dei costi rischia di minare la qualità e la tenuta etica delle professioni e porta a pratiche di accaparramento della clientela non virtuose.
Intervento del Senatore Elio Lannutti – Presidente Adusbef (a cura di Luca Donegana)
Il Senatore ha ricordato anzitutto che nel 2007, durante le “lenzuolate Bersani”, i consumatori non stavano dalla parte dei notai perché ritenevano che ci dovesse essere qualche apertura, come poi è avvenuto. Ma il DDL sulla concorrenza è un provvedimento scritto sotto la dettatura di banche e assicurazioni. Per questo motivo, oggi i consumatori non possono che affiancarsi ai notai ma non per difendere la categoria, quanto per garantire la sicurezza e la legalità ai consumatori stessi che diversamente sarebbero esposti ai poteri forti della Finanza.
La concorrenza è certamente una buona cosa ma spesso, dati alla mano, non porta diminuzione delle tariffe; è sufficiente citare l’esempio della assicurazione della R. C. per le auto. Eliminando alcune regole attuali, come previsto dal DDL, non ci sarebbe concorrenza ma solo “far west”. Con il DDL si smantella uno strumento che funziona, il Notariato.
Il Sen. Lannutti dichiara di concordare con l’Avv. de Tilla che, per poter contrastare il DDL, non sia sufficiente la diplomazia, ma che si debba combattere. Questo Governo, conclude il Senatore, fa concorrenza ai “venditori di pentole”, deve fare un passo indietro sul DDL liberalizzazioni e solo allora potrà avere il rispetto dei cittadini, dei consumatori.
Intervento della dott.ssa Vilma Iaria – Past President dell’Associazione Dottori Commercialisti (a cura di Antonio Reschigna e Chiara Trotta)
La dott.ssa Iaria ha ricordato il ciclico tentativo di colpire la fascia intermedia delle libere professioni di volta in volta in nome di un diverso “dio maggiore”: l’antitrust, l’Unione Europea, l’Europa 2020, l’OCSE.
Ha però sottolineato come il vero problema sia costituito dalla necessità di tutelare il cittadino, che il DDL Concorrenza va letteralmente a consegnare nelle mani di soggetti non competenti.
Ha espresso sentimenti di disperazione e smarrimento anche a fronte di altre “semplificazioni” che in realtà tali non sono (ad esempio, quella relativa alla presentazione del modello 730 on line) poiché spesso le stesse vengono attuate “contro” le professioni e non con il contributo dei professionisti stessi.
Ha auspicato che non muoia una importante categoria professionale e che non venga meno l’unità delle professioni in genere che, insieme alle associazioni dei consumatori, contribuiscono alla crescita e alla tutela della legalità nel nostro Paese.
Intervento dell’arch. Natalia Guidi – membro del Consiglio Direttivo dell’Inarsind (a cura di Antonio Reschigna e Chiara Trotta)
Esordisce in modo ironico sottolineando che per fortuna la politica si ricorda sempre (pur in modo frammentario) degli ingegneri e degli architetti quando si parla di riforme. Cita in particolare le società di ingegneria che andranno, con grandi strutture, a soffocare i singoli professionisti avvalendosi di una disparità di accesso e di trattamenti non conformi ai principi ispiratori della concorrenza, il tutto senza alzare il livello della qualità della prestazione e senza nessuna vera utilità per il cittadino. Le così dette semplificazioni costituiscono la bandiera propagandistica della politica, all’utente arriva spesso solo lo spot elettorale. Occorre pertanto che ciascuna categoria professionale si impegni a spiegare l’importanza della propria funzione e la complessità delle procedure in cui essa si sostanzia.

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La Redazione di Federnotizie è composta da notai di tutta Italia, specializzati in differenti discipline e coordinati dalla direzione della testata, composta dai notai Arrigo Roveda e Domenico Cambareri.