Al 50° Congresso Nazionale del Notariato si è oggi tenuta la tavola rotonda sul valore economico della sicurezza del diritto. Ha moderato gli interventi il giornalista Nicola Porro che, pur nella consapevolezza delle difficoltà di valutare il valore positivo della sicurezza giuridica, ha evidenziato la chiara percepibilità e quantificabilità dei danni causati al sistema dalla insicurezza.
Sono stati esposti i risultati delle più recenti classifiche di Doing Business, nelle quali l’Italia ha guadagnato negli ultimi anni molte posizioni e ne potrà guadagnare ulteriori a seguito dell’inserimento della sicurezza giuridica tra i criteri utilizzati per la redazione di tali classifiche.
Ha preso parte alla tavola rotonda Alberto Mingardi, direttore generale dell’istituto Bruno Leoni che, pur riconoscendo al notaio un ruolo chiave a tutela dei diritti di proprietà, ha posto il dubbio della effettiva necessità di un monopolio nelle competenze del notaio. Dovrebbe invece essere il cittadino a decidere se rivolgersi al notaio, con le certezze e le garanzie proprie del suo intervento, oppure ad altro professionista. Il notariato consapevole della elevata qualità della preparazione e professionalità degli appartenenti alla categoria non dovrebbe avere paura della concorrenza di altre categorie professionali.
E’ intervenuto poi il professor Roberto Pardolesi, ordinario di diritto comparato Università LUISS Guido Carli, il quale ha richiamato l’attenzione su “Real Estate Shell Companies Scheme to Defraud Owners Out of Their Homes” articolo recentemente apparso sul New York Times, che ha messo in luce tutte le criticità derivanti da un sistema come quello americano, in cui non è presente il controllo preventivo sulle transazioni immobiliari e presenta registri immobiliari privi di ogni affidabilità di informazioni stabili. L’articolo – ricorda l’intervenuto – evidenzia l’elevato numero di frodi immobiliari nei confronti di soggetti deboli dovute alla “insipienza” del notary public americano, privo della preparazione e della funzione del notaio di civil law, e alla inadeguatezza di un sistema che fonda i suoi strumenti di tutela sulla assicurazione del rischio.
Roberto Pardolesi sottolinea inoltre come le criticità del sistema italiano derivino dalla lentezza della giustizia civile e non dalla presenta del notaio che, al contrario, assicura una litigiosità vicina a zero sulle transazioni immobiliari. Infine , riferendosi alla elevata qualità della prestazione notarile, sostiene che questa possa essere pregiudicata dall’assottigliamento dei margini.
Interviene in seguito Roberto Garofoli, Capo di gabinetto del MEF, il quale da un lato evidenza le debolezze strutturali e i bisogni del Paese. Cita tra le prime le complicazioni del quadro normativo, della giustizia civile e dell’apparato amministrativo e il problema delle infiltrazioni criminali nel sistema economico. Ricorda, inoltre, come, in relazione alla necessità di semplificazione normativa, occorra essere consapevoli che la stessa non può spingersi oltre un certo punto, tenendo conto della pluralità di livelli nazionale, internazionale e in particolare europeo, e locale delle fonti del nostro ordinamento. In tale contesto la attività della pubblica amministrazione e dei professionisti assume importanza fondamentale. In conclusione, Garofali riconosce il valore dell’atto notarile quale atto stabile ovvero atto che difficilmente dà luogo a contenzioso, riconoscendo al notaio una funzione di tutela di interessi pubblici in ambiti sempre maggiori.
Interviene Giovanni Sabatini, Direttore Generale ABI il quale, negando che le banche abbiano mire di gestione integrale delle transazioni immobiliari, riconosce, al contrario, il ruolo fondamentale che il notaio svolge a favore delle banche stesse, assicurando il notaio la certezza della garanzie ipotecarie a tutela dei loro crediti. Sottolinea inoltre il parallelo interesse del sistema bancario e del notariato per lo svilippo del Paese al fine di attirare nuovi investimenti e favorire l’occupazione.
Affronta il tema della informatizzione evidenziando come la tecnologia può consentire al professionista di fare meglio il suo lavoro, ma non può sostituirlo. Evidenzia, infine, come le certezze garantite da un notariato come quello italiano siano apprezzate e valutate positivamente all’estero, ma la lunghezza dei procedimenti esecutivi condiziona negativamente il giudizio complessivo degli operatori stranieri.
Prende quindi la parola Maurizio Bernardo, Presidente VI Commissione Finanze dalla Camera dei Deputati, che riconosce al notaio un ruolo fondamentale, anche verso l’estero, per la tutela della legalità, la garanzia della sicurezza del sistema e per il contrasto all’evasione fiscale e alla criminalità. Alla luce di quanto esposto, sostiene la possibilità di un’ulteriore riflessione sulla materia affrontata dal DDL concorrenza. Sottolinea, infine, l’importanza che gli operatori economici rispettino i propri ambiti di competenza.
Viene data la parola a Piergaetano Marchetti, professore emerito alla Bocconi di Milano, il quale rivendica il compito del notariato di fornire “strade sicure” agli operatori economici. Sottolinea poi il valore positivo della selezione all’ingresso alla professione nonché del sistema dei controlli sull’esercizio della stessa, quale garanzia della qualità della prestazione. La delega di pubbliche funzioni a professionisti consultori privati diffusi in modo capillare su territorio è un sistema che, secondo recenti studi anche in ambito anglosassone, funziona, come dimostra il limitato contenzioso derivante da atti notarili in particolare in ambito societario.
Riprende la parola Alberto Mingardi, il quale suggerisce al notariato di effettuare una comunicazione non basata sulla utilità del notariato quale surrogato all’inefficienza della pubblica amministrazione, in quanto il cittadino potrebbe ricavane l’impressione di pagare al notaio un servizio che dovrebbe invece essergli fornito dalla pubblica amministrazione.
Chiude, in ultimo, la tavola rotonda il professor Pardolesi, evidenziando come l’Italia abbia ottenuto un rating elevato nelle classifiche di Doing Business negli ambiti in cui è previsto l’intervento del notaio.

AUTORE

Notaio dal 2012. Ha insegnato alla Scuola di Notariato della Lombardia (Anno 2013/2014) in materia di diritti reali, pubblicità e garanzie. È consulente per il sito “Comprar casa senza rischi” dal 2012 e consulente “MECA – Mercato milanese della casa” dal 2012. Ha superato l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio dell’attività forense nel 2008.