Il naso – romanzo appuntate


 

Barnum e L'Acrobata

TACCUINO ESTEMPORANEO

di aspirazioni ispirate
ovvero di ispirate aspirazioni
per illusionisti giocolieri e saltimbanchi

Secondappuntata

Ho un certo naso per ciò che vi è di misterioso nella vita o per scovare intrighi remoti in tutto ciò che osservo.

RIASSUNTO DELL’APPUNTATA PRECEDENTE

Una mattina, Orafò si è svegliato senza naso: un Disegno di Legge (DDL) sulla concorrenza vuole affidare le funzioni del naso anche alle orecchie. Orafò si reca al ministero di giustizia per chiedere giustizia, non gli sembra vero. Il ministro non sembra solidale con il naso, anzi…

“Questo DDL non s’adda fare, a costo di ingaggiare, riesumandoli, i Bravi. Qui bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica. Come si può eliminare il naso? Ci sono gli estremi per una declaratoria di incostituzionalità.” Andava pensando ad alta voce, preoccupatissimo, Orafò “Bisogna lanciare una campagna mediatica che persuada il mondo sui pregi, sui vantaggi, sulla indispensabilità del naso. Il naso è irrinunciabile!”.

Fu indetta, urgentemente, nel giro di pochi mesi, una riunione notturna del neonato Consiglio Nasale Nazionale (CNN). Si volle che fosse notturna, perchè i suoi membri, di giorno, erano impegnati a dormire.

Dopo interminabili estenuanti riunioni, il responsabile della Comunicazione Nasale, dott. Maggiordomi, fu incaricato di scatenare l’inferno; ebbe carta bianca, non per pulirsi il naso, ma per lanciare una moderna campagna mediatica a sostegno del naso.

Il dott. Maggiordomi immaginò e realizzò, allora, il lancio di un social network dedicato, che battezzò Nasebook (ovvero Nosebook, per gli anglofoni di commonlow).

Il successo fu strepitoso e “i nas pettato”.

Su tutte le bacheche virtuali del mondo apparvero striscioni virtuali, su tutti gli uffici statali apparvero striscioni reali, con scritte a caratteri cubitali in favore del naso.

Se ne riportano le più significative:

“Chi vuole rottamare il naso, piscia fuori dal vaso”

“Chi rottama il naso, governa a caso”

“Chi vuole rottamare il naso, va dissuaso”

“Solo un sadomaso può rottamare il naso”.

Malgrado il successo della iniziativa, momenti di cauto ottimismo si alternavano a periodi di cupa preoccupazione: il rischio di vedere, comunque, soppresso il naso non era escluso, anzi non si vedevano segni di ripensamento da parte dei rottamatori nasali. Il DDL era ancora lì, minaccioso, ad insidiare il naso.

Nel frattempo, giornalmente, sempre più persone si svegliavano constatando che al posto del naso avevano uno spazio perfettamente liscio, a volte purulento.

I senza naso cominciarono ad accusare problemi; i più gravi furono riscontrati per quelli che portavano gli occhiali, che cominciarono ad usare il mento per poggiarli, con il risultato di andare fuori dai denti e concepire i primi insulti verso la miopia dei governanti. I più attenti occhialuti, privati del naso, cominciarono a pensare che si trattasse di una strategia per privarli, oltre che dell’olfatto, anche di una buona vista, così da non vedere chiaramente i guai che si stavano procurando a tutto il paese.

Nel frattempo, a complicare le cose, vennero fuori i rappresentanti delle orecchie e dei menti che (appunto, mentendo) dichiararono che essi sarebbero bene stati in grado di sostituire il naso nelle sue funzioni, avendo seguito, nei loro studi, anche corsi, accelerati, per nasi.

“Che ci vuole, per le orecchie, a respirare?” andavano dicendo. Fecero anche degli arditi paragoni con le branchie che indispettirono molto i rappresentanti dei nasi che ribatterono “Noi siamo i soli ad avere naso, chi ha orecchie per intendere…intenda”. La bagarre continuò sullo sfondo.

Alcuni nasi sciolti, (agitati, ma non mescolati)  pensarono di organizzarsi autonomamente e lanciarono iniziative diversive.

Furono costituiti sodalizi di salvamento nasale. Tra i più attivi si citano Nose-Act, per la riforma del naso: la rino-riforma;

Nosary Club, per la tutela del naso: la pro-rino;

e Actio-nari, per la rivendicazione dell’orgoglio nasale, che organizzò il Nari-pryde, per la serrata dei nasi, i cc.dd. nasi chiusi, che si tenne in Alto Adige. Si organizzò, persino, un raduno plenario nasale in mezzo alla piazza di una ex capitale di un regno mediterraneo, di cui non possiamo fare il nome, ma che alcuni sospettano a centocinquanta chilometri da Potenza, a cinquanta da Salerno e a venti da Caserta; si affaccia sul mare e non è Co … senza (naso).

Il Consiglio Nazionale Nasale, risoluto anziché no, rivendicò a sé ogni azione a salvaguardia del futuro di ogni naso e, mostrando uno spirito di iniziativa ed un dinamismo insospettabili, chiese, nel giro di qualche tempo, di avere una udienza plenaria, per avere grazia, con il ministro di grazia e giustizia, sperando di trovarlo nella giusta grazia.

Il ministro, giuntappunto, alquanto goffo, per aver perduto la grazia, non si fece pregare e, nel giro di pochi mesi, sebbene scevro da giustizia, ricevette l’intero CNN, in un umido pomeriggio di primavera.

Segue la cronaca del pomeriggio di quella maledetta primavera.

I membri del CNN, gentili, ma risoluti, varcarono la soglia del ministero coprendosi, con una mano, quel che restava dei rispettivi nasi. Alcuni risultavano orribilmente mutilati, sebbene la maggior parte di loro, avesse subito, nella mutilazione, apprezzabili miglioramenti.

Al cospetto del ministro furono fermi e determinati, nel rivendicare la esclusività sia della inspirazione che della espirazione, che, attraverso il naso, garantiscono la tutela di tutti gli organi e di tutti gli apparati. Poi, con un clamoroso coup de teatre, scoprirono all’unisono quel che restava dei propri nasi, per mostrare al ministro l’orrore delle conseguenze del DDL.

Il ministro ne  fu colpito e, commosso, dichiarò che il lungo percorso parlamentare, per l’approvazione del DDL, avrebbe consentito un proficuo confronto per il raggiungimento di un obbiettivo irrinunciabile del governo, la decongestione nasale, a cui tutti aspiravano (con il naso).

I membri del CNN, se non fosse indelicato,  si potrebbe dire che restassero con un palmo di naso, allorchè, a riprova della sincerità del ministro, notarono che, piuttosto in controtendenza, proprio lì, sulla sua faccia, sotto gli occhi e sopra la bocca, il suo naso cominciasse a crescere a dismisura…uno spiraglio o una iattura?

Fine della seconda appuntata

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Il naso – romanzo appuntate ultima modifica: 2015-03-27T12:31:21+01:00 da Antonio di Lizia
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