Federnotai: bilanci e programmi

L’elezione della nuova giunta di Federnotai avrebbe potuto essere l’occasione per un confronto tra i bilanci del presidente uscente e i programmi di quello appena insediato.

Abbiamo pensato che fosse più giusto e interessante salutare la nascita del nuovo Federnotizie non parlando di noi stessi, ma con una riflessione “a quattro mani” su un tema al quale la giunta uscente si è dedicata con grande passione e che quella nuova metterà al centro del suo impegno: la valorizzazione del notariato come “sistema”.

Durante il triennio che si conclude abbiamo avuto occasione di conoscere le molte realtà nelle quali i notai italiani operano: la conoscenza di variegate realtà geografiche, socio-economiche, storiche tra territori distanti, o tra centri appartenenti alla stessa area ma di dimensione molto diversa, ci ha insegnato che le differenze all’interno della nostra categoria non possono essere azzerate attraverso una omologazione forzata ma devono rappresentare, al contrario, un fattore di miglioramento del modo in cui il Notariato offre il suo servizio alla collettività.

Il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze costituiscono presupposti per una crescita basata sul merito e quindi per l’affermazione di una concorrenza interna alla categoria che si fondi sulle reali attitudini dei notai e sulla loro capacità di interpretare correttamente le esigenze e le aspettative della società in cui operano.

Perché questo sia possibile, è necessario che le energie di tutti i notai, dei più intraprendenti e dei più prudenti, dei più lungimiranti, dei più giovani e dei più esperti, di quelli “di città” e di quelli “di campagna” si confrontino e diventino patrimonio dell’intera categoria e che rappresentino per tutti una forte spinta a migliorare se stessi.

Parlare del Notariato come di un “sistema” significa definire lo spazio nel quale l’incontro delle diverse capacità e l’esempio offerto dai colleghi più volenterosi possano tradursi in un valore aggiunto riconosciuto all’intera categoria: è in primo luogo uno spazio virtuale, ma nel quale ogni notaio può entrare per scambiare notizie e informazioni, per mettere realmente in rete (per poterli utilizzare, aggiornare, perfezionare e poi utilizzare ancora) i dati che egli crea e quelli creati da tutti gli altri colleghi, per ridurre in questo modo il costo della propria attività.

Ma potrebbe (anzi, dovrebbe) essere anche uno spazio fisico, una “casa dei notai” aperta ai cittadini e alle imprese, grazie alla quale si manifesti concretamente l’appartenenza del Notariato (unica categoria professionale ad esservi legittimata) al novero delle Istituzioni, presente capillarmente sul territorio al pari delle scuole, delle università, dei tribunali, degli ospedali e considerato – al pari di questi ultimi – come punto di riferimento per la collettività.

In questi tre anni abbiamo riflettuto e discusso moltissimo sulla concorrenza tra i notai, sul rapporto tra la funzione notarile e le ragioni dell’economia, sull’apporto che il Notariato è in grado di offrire alla società, e ci siamo resi conto di come le riflessioni – comprensibilmente preoccupate – sui problemi contingenti abbiano distolto la nostra attenzione dalla necessità di una progettualità a medio e lungo termine.

Così, i ragionamenti su nuovi modelli organizzativi per gli studi notarili si sono pressoché esauriti (senza, per di più, produrre risultati di particolare rilievo) sulla questione dei limiti di ammissibilità del c.d outsourcing di singole fasi della produzione del nostro servizio.

La questione è serissima, perché coinvolge i temi fondamentali – sul piano deontologico, ma soprattutto sul piano politico – della personalità della prestazione e della indipendenza del notaio. Proprio per questa evidente delicatezza, pensiamo che i notai non dovrebbero limitarsi ad individuare soluzioni organizzative tali da determinare un risparmio per i singoli studi, ma dovrebbero studiare strumenti di condivisione dei servizi interni ai singoli studi tali da migliorare il modo di esercitare la funzione loro delegata e da far percepire questo miglioramento all’esterno.

Si deve giungere alla progettazione e alla realizzazione di un nuovo “associazionismo  di  categoria”, di un “sistema-Notariato” che oggi non c’è: è la sola via per non scoprirci perdenti rispetto a strutture imprenditoriali (già presenti e attive nel settore bancario e assicurativo) che aspirano a dominare i settori di mercato nei quali il nostro servizio viene richiesto e che sono connotati da una struttura decentrata in cui ciascun terminale è parte di una rete unitaria.

Nell’eredità che la giunta uscente affida alla nuova c’è la consapevolezza dell’importanza di questo “sistema”: ora è il momento per progettarlo e realizzarlo.

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Federnotai: bilanci e programmi ultima modifica: 2014-12-22T10:42:28+01:00 da Lauretta Casadei
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