Ancora una proroga della sospensione dei termini prima casa: mettiamo ordine

L’art. 3, comma 5-septies, D.L. 228/2021, intervenendo sull’articolo 24 D.L. 23/2020, ha previsto che i termini della nota II-bis art. 1 Tariffa parte prima DPR 131/1986 (testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro), nonché il termine previsto dall’art. 7 L. 448/1998, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020.

L’art. 3 comma 11-quinquies D.L. 31 dicembre 2020 n. 183 ha prorogato il termine di sospensione sino al 31 dicembre 2021.

L’art. 3 comma 5-septies L. 25 febbraio 2022 n. 15 ha poi stabilito che: «All’articolo 24 del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, le parole: “31 dicembre 2021” sono sostituite dalle seguenti: “31 marzo 2022”».

Interviene, ora, la legge di conversione del Decreto Legge 29 dicembre 2022 n. 198, approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati nella seduta del 23 febbraio 2023.

L’articolo 3 comma 10-quinquies del Decreto, per effetto delle modifiche apportate in sede di conversione, sospende nuovamente i termini relativi alle agevolazioni prima casa nel periodo compreso tra il 1° aprile 2022 e il 30 ottobre 2023.

La norma ha, quindi, effetto retroattivo e, di conseguenza, i termini devono ritenersi sospesi ininterrottamente a partire dal 23 febbraio 2020 al 30 ottobre 2023. Continua a leggere

Ancora una proroga della sospensione dei termini prima casa: mettiamo ordine ultima modifica: 2023-02-24T11:55:55+01:00 da Michele Laffranchi

Donazioni indirette al riparo dall’azione di restituzione. La Cassazione torna sui suoi passi

Con Ordinanza numero 35461/2022 del 7 ottobre 2022 (.PDF), pubblicata il 2 dicembre 2022, la Corte di Cassazione torna sul tema delle donazioni indirette e, precisamente, sul tema delle modalità con cui operano l’azione di riduzione e l’azione di restituzione con riferimento a tale tipologia di donazioni.

La Cassazione, con la nuova pronuncia, smentisce quanto affermato in una precedente sentenza del 2022 che era già stata commentata, in modo critico, in un contributo pubblicato su questa Rivista e al quale si rinvia per un maggior approfondimento della tematica.

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Donazioni indirette al riparo dall’azione di restituzione. La Cassazione torna sui suoi passi ultima modifica: 2023-01-20T08:30:20+01:00 da Michele Laffranchi

Incostituzionale l’esclusione della doppia esenzione IMU per coniugi o uniti civilmente che vivono in abitazioni diverse

L’esenzione dall’IMU per l’abitazione principale è disciplinata dal comma 741 dell’art. 1 L. 160/2019.

Il primo periodo della lettera b) di tale comma precisa che «Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente».

Il secondo periodo del medesimo comma 741 lettera b), come modificato dall’art. 5-decies D.L. 146/2021, convertito con modificazioni con L. 215/2021, disciplina, poi, il caso dei componenti di un medesimo nucleo familiare aventi dimora abituale e residenza anagrafica in immobili diversi.

A seguito della modifica normativa del 2021 (di cui si era già parlato, sollevando dubbi di legittimità costituzionale, in un precedente contributo: “Novità in materia di IMU per i componenti di un medesimo nucleo familiare“), tale norma dispone che «Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo familiare».

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Abolizione del visto quadrimestrale del repertorio

L’art. 68 comma 1 D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131 (testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro) prevedeva per alcuni soggetti, tra i quali, ai sensi dell’art. 10 c. 1 lett. b) del medesimo D.P.R., anche i notai, l’obbligo, entro il mese successivo a ciascun quadrimestre solare, nei giorni indicati dall’ufficio del registro competente per territorio, di presentare il repertorio all’ufficio stesso.

Il secondo comma della norma prevedeva, poi, che l’ufficio del registro, dopo aver controllato la regolarità della tenuta del repertorio e della registrazione degli atti in esso iscritti, nonché la corrispondenza degli estremi di registrazione ivi annotati con le risultanze dei registri di formalità di cui all’art. 16 e dopo aver rilevato le eventuali violazioni e tutte le notizie utili, apponesse il proprio visto dopo l’ultima iscrizione indicando la data di presentazione e il numero degli atti iscritti o dichiarando che non aveva avuto luogo alcuna iscrizione.

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Abolizione del visto quadrimestrale del repertorio ultima modifica: 2022-06-23T08:21:22+02:00 da Michele Laffranchi

Nuovo rinvio, a tempo indeterminato, per il Certificato di Idoneità Statica (CIS)

L’art. 11.6 del Regolamento Edilizio del Comune di Milano, adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 14 aprile 2014, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 27 del 2 ottobre 2014, dispone che tutti i fabbricati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, devono essere sottoposti ad una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo o, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che dovrà essere certificata da un tecnico abilitato.

La stessa norma prevede che devono essere sottoposti a verifica di idoneità statica tutti i fabbricati che rientrano nelle seguenti categorie:

  • entro 5 anni dall’entrata in vigore del Regolamento: quelli ultimati da più di 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo, qualora non siano in possesso di certificato di collaudo statico;
  • entro 10 anni dall’entrata in vigore del Regolamento: tutti quelli già in possesso di certificato di collaudo statico con data risalente a un periodo superiore a 50 anni o che raggiungeranno i 50 anni in questo periodo.

La verifica di idoneità statica è preordinata al rilascio del Certificato di Idoneità Statica (CIS).

Ai sensi del Regolamento Edilizio, la violazione di tali obblighi e, in particolare, il mancato rilascio del CIS nei tempi previsti, comporta il venir meno dell’agibilità dell’edificio o delle parti di esso non certificate.

Per effetto di molteplici rinvii, da ultimo quello disposto con la Determinazione Dirigenziale 67 del 12 gennaio 2022, i termini per la presentazione del CIS erano stati differiti fino al 29 giugno 2022.

Il Comune di Milano, con Determinazione Dirigenziale del 20 giugno 2022 ATTO N. DD 4963, dispone, ora, un ulteriore differimento.

Questa volta non viene fissata una data precisa, ma viene disposto il differimento dei termini fino alla data di approvazione del nuovo Regolamento Edilizio comunale.

E’, infatti, a oggi in corso il procedimento istruttorio relativo all’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Milano, in recepimento del Regolamento Edilizio Tipo di cui alla D.G.R. XI/695 del 30 ottobre 2018, procedimento la cui conclusione è prevista per una data successiva al 29 giugno 2022.

Quanto al Regolamento Edilizio Tipo approvato con la citata D.G.R. XI/695 del 30 ottobre 2018 (.PDF), occorre rilevare che lo stesso non contiene alcun riferimento al CIS.

Con l’occasione si ricorda che il TAR Lombardia con sentenza n. 852/2022 pubblicata il 14 aprile e notificata il 20 aprile 2022 ha dichiarato illegittimo il comma 6 dell’art. 11 del Regolamento Edilizio nella parte in cui stabilisce che “in caso di compravendita i notai dovranno allegare tali certificazioni all’atto di vendita”.

Per approfondimenti si rinvia ai precedenti contributi pubblicati su Federnotizie:

 

Nuovo rinvio, a tempo indeterminato, per il Certificato di Idoneità Statica (CIS) ultima modifica: 2022-06-21T14:27:17+02:00 da Michele Laffranchi

Illegittimo l’obbligo di allegazione del certificato di idoneità statica (Sentenza n. 00852/2022 TAR Lombardia)

L’articolo 11.6 del Regolamento Edilizio del Comune di Milano, adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 14 aprile 2014 e approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 2 ottobre 2014, dispone che tutti i fabbricati siti nel Comune di Milano, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, devono essere sottoposti ad una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo o, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che deve essere certificata da un tecnico abilitato.

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Illegittimo l’obbligo di allegazione del certificato di idoneità statica (Sentenza n. 00852/2022 TAR Lombardia) ultima modifica: 2022-04-19T08:30:32+02:00 da Michele Laffranchi

Donazioni indirette, donazioni dissimulate e una confusa sentenza della Corte di Cassazione

1. Introduzione

Il presente contributo prende spunto da una recente pronuncia giurisprudenziale e, precisamente, dalla sentenza Cassazione civile, sezione 2, dell’11 febbraio 2022 n. 4523.

La vicenda giudiziaria è stata introdotta da un atto di citazione con il quale l’attore convocava in giudizio i genitori chiedendo l’accertamento della natura simulata di due atti di trasferimento immobiliari con i quali gli stessi avevano acquistato, in quote uguali, nel 1972 e nel 1973, diverse porzioni di un immobile. Secondo l’attore, infatti, il bene era stato acquistato con denaro solo del padre e, di conseguenza, l’acquisto dissimulava, in realtà, una donazione, da parte del padre in favore della madre, della quota di metà dell’immobile.

L’attore chiedeva, dunque, l’accertamento della reale natura liberale dell’operazione, stante la potenzialità lesiva che detto atto poteva avere per i suoi diritti di legittimario in relazione alla futura successione paterna.

La richiesta era finalizzata a consentire al figlio di notificare e trascrivere immediatamente un atto di opposizione alla donazione in modo da conservare integra la possibilità di esercitare l’azione di restituzione contro eventuali aventi causa dalla donataria.

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Donazioni indirette, donazioni dissimulate e una confusa sentenza della Corte di Cassazione ultima modifica: 2022-04-13T08:30:02+02:00 da Michele Laffranchi

Fine del periodo di sospensione dei termini relativi alle agevolazioni prima casa

A partire dal 1° aprile 2022 ricominciano a decorrere i termini relativi alle agevolazioni per la “prima casa”.

Quasi in concomitanza con tale evento l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare 8/e del 29 marzo 2022 nella quale ripercorre le tappe delle modifiche normative che hanno prima introdotto e poi prorogato la sospensione di tali termini, riassume le precisazioni già contenute in precedenti documenti di prassi e aggiunge qualche indicazione ulteriore, il tutto come di seguito illustrato schematicamente.

Normativa

L’art. 3, comma 5-septies, D.L. 228/2021, intervenendo sull’articolo 24 D.L. 23/2020, ha previsto che i termini della nota II-bis art. 1 Tariffa parte prima DPR 131/1986 (testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro), nonché il termine previsto dall’art. 7 L. 448/1998, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020. Continua a leggere

Fine del periodo di sospensione dei termini relativi alle agevolazioni prima casa ultima modifica: 2022-03-31T19:25:22+02:00 da Michele Laffranchi

Novità in materia di IMU per i componenti di un medesimo nucleo familiare

1. Introduzione

Il comma 740 dell’articolo 1 L. 160/2019, individua, quale presupposto per l’applicazione l’imposta municipale propria (IMU), il possesso di immobili.

Lo stesso comma dispone, tuttavia, che il possesso dell’abitazione principale non costituisce presupposto dell’imposta (salvo che si tratti di unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9).

Il primo periodo del comma 741 lettera b) del medesimo articolo precisa, poi, che “per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente”. Continua a leggere

Novità in materia di IMU per i componenti di un medesimo nucleo familiare ultima modifica: 2022-01-19T08:30:00+01:00 da Michele Laffranchi

Certificato di Idoneità Statica per i fabbricati di Milano: il panettone avvelenato

NOTA: Si dà atto che successivamente alla pubblicazione del presente articolo sono intervenuti i seguenti provvedimenti:

  • la Determinazione Dirigenziale ATTO N. DD 5769/2021 mediante la quale è stato disposto il differimento dei termini per la presentazione del certificato di idoneità statica al 29 ottobre 2021;
  • la Determinazione Dirigenziale ATTO N. DD 7050/2021 mediante la quale è stato disposto l’ulteriore differimento dei termini per la presentazione del certificato di idoneità statica al 31 marzo 2022;
  • la Determinazione Dirigenziale ATTO N. DD 67/2022 mediante la quale è stato disposto l’ulteriore differimento dei termini per la presentazione del certificato di idoneità statica al 29 giugno 2022.

Salvo proroghe dell’ultima ora che, ormai, quasi non fanno notizia a partire dal 31 luglio i notai, non solo di Milano, che stipulano atti relativi a fabbricati o porzioni di fabbricato siti nel Comune di Milano dovranno farsi carico del problema connesso all’esistenza, o meno, per il bene da trasferire, del certificato di idoneità statica (CIS).

È la classica buccia di banana su cui può scivolare soprattutto chi solo sporadicamente stipula atti su Milano.

1. Introduzione

L’articolo 11.6 del Regolamento Edilizio del Comune di Milano, adottato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 14 aprile 2014 e approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 2 ottobre 2014, dispone che tutti i fabbricati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture, o in assenza di questo, dalla loro ultimazione, dovranno essere sottoposti ad una verifica dell’idoneità statica di ogni loro parte secondo la normativa vigente alla data del collaudo o, in assenza di questo, alla data di ultimazione del fabbricato, che dovrà essere certificata da un tecnico abilitato. A tale verifica dovranno essere sottoposti anche gli edifici interessati, per almeno la metà della loro superficie, da cambio di destinazione d’uso, da interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione se non sussistono gli estremi di legge per un nuovo collaudo statico. Continua a leggere

Certificato di Idoneità Statica per i fabbricati di Milano: il panettone avvelenato ultima modifica: 2021-07-14T08:30:38+02:00 da Michele Laffranchi

Il legato di rapporti bancari e il ruolo della banca

Scopo del presente contributo è quello di analizzare, anche alla luce della recente sentenza del Tribunale di Genova del 20 ottobre 2020, numero 1638, le differenti tipologie di legato aventi ad oggetto rapporti bancari e la connessa problematica della individuazione del soggetto legittimato a chiedere alla banca la disponibilità di tali rapporti.

1. Introduzione

Come si vedrà nel prosieguo, vi sono due distinte questioni da affrontare.

La prima riguarda la natura del diritto che, ai sensi dell’art. 649 comma 1 c.c., il legatario acquista direttamente senza bisogno di accettazione.

La seconda riguarda l’applicabilità, a queste tipologie di legato, del terzo comma dell’art. 649 c.c., ai sensi del quale “Il legatario deve domandare all’onerato il possesso della cosa legata, anche quando ne è stato espressamente dispensato dal testatore”.

Su entrambe le questioni vi sono, come vedremo, opinioni diverse. Continua a leggere

Il legato di rapporti bancari e il ruolo della banca ultima modifica: 2021-05-05T08:30:44+02:00 da Michele Laffranchi

“Decreto liquidità”: la sospensione dei termini relativi alle agevolazioni per la prima casa

Emergenza Coronavirus - Compra un libro e fai beneficenza

  1. Introduzione.

L’art. 24 D.L. 8 aprile 2020 n. 23 (c.d. “Decreto Liquidità”) introduce la sospensione dei termini previsti nell’ambito delle agevolazioni prima casa prevedendo, precisamente, che “I termini previsti dalla nota II-bis all’articolo 1 della Tariffa parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro approvato con decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, nonché il termine previsto dall’articolo 7 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta per il riacquisto della prima casa, sono sospesi nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020”. Continua a leggere

“Decreto liquidità”: la sospensione dei termini relativi alle agevolazioni per la prima casa ultima modifica: 2020-04-09T18:31:17+02:00 da Michele Laffranchi

L’inadempimento ai tempi del coronavirus e il termine per la conclusione del contratto definitivo di vendita

Emergenza Coronavirus - Compra un libro e fai beneficenza

  1. Introduzione.

L’art. 91 d.l. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. decreto Cura Italia) integra l’art. 3 d.l. 23 febbraio 2020, n. 6 (convertito con modificazioni con la l. 5 marzo 2020, n. 13), aggiungendo dopo il comma 6 il seguente ulteriore comma:

6-bis. Il rispetto delle misure di contenimento di cui al presente decreto è sempre valutata ai fini dell’esclusione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 1218 e 1223 c.c., della responsabilità del debitore, anche relativamente all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardati o omessi adempimenti”. Continua a leggere

L’inadempimento ai tempi del coronavirus e il termine per la conclusione del contratto definitivo di vendita ultima modifica: 2020-03-20T08:20:22+01:00 da Michele Laffranchi

Per la Cassazione la comunione legale NON sopravvive alla scelta della separazione dei beni (Cass. 33546/2018)

A distanza di alcuni mesi dalla sentenza n. 4676/2018, la medesima sezione seconda della Corte di cassazione civile è tornata, con la sentenza n. 33546 del 28 dicembre 2018, ad affrontare la questione della natura della comunione sui beni acquistati, in pendenza del regime di comunione legale, dai coniugi che hanno, successivamente all’acquisto, adottato, mediante apposita convenzione matrimoniale, il regime patrimoniale di separazione dei beni.

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Per la Cassazione la comunione legale NON sopravvive alla scelta della separazione dei beni (Cass. 33546/2018) ultima modifica: 2020-03-16T11:31:27+01:00 da Michele Laffranchi

Rassegna delle più recenti decisioni giurisprudenziali in materia di agevolazioni “prima casa”

1. Introduzione.

Con una certa frequenza vengono sottoposte al giudizio della Corte di cassazione questioni in materia di agevolazione per l’acquisto della prima casa, materia disciplinata, come noto, dalla nota II bis all’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al D.P.R. 131/1986.
Tale norma prevede l’applicazione della imposta di registro con l’aliquota ridotta del 2 per cento per gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di case di abitazione non censite in catasto in categoria A/1, A/8 o A/9, e agli atti traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione relativi alle stesse, purché ricorrano le seguenti condizioni: Continua a leggere

Rassegna delle più recenti decisioni giurisprudenziali in materia di agevolazioni “prima casa” ultima modifica: 2020-02-14T08:30:04+01:00 da Michele Laffranchi