Ombre sul Congresso di Genova

A breve, il 5 e il 6 di maggio a Genova, il Notariato è chiamato a Congresso.

Il primo dei nuovi Congressi primaverili previsti dalla modifica al regolamento dei Congressi deliberata a Roma lo scorso novembre, che dovranno essere dedicati a uno specifico tema, sarà dedicato alla deontologia e all’esame di alcune proposte che i nostri organi di vertice ci faranno conoscere a giorni.

Un voto congressuale[1], presentato da un Comitato regionale che rappresenta oltre un sesto dei notai italiani e approvato a larghissima maggioranza in occasione dell’ultimo Congresso, aveva invitato il Consiglio Nazionale a dedicare il Congresso al tema delicato e attualissimo dell’accesso alla professione e invece il CNN ha ritenuto di disattendere il voto congressuale, scegliendo un diverso tema.

E tale scelta, pur non avendo i voti congressuali un’efficacia vincolante, avrebbe dovuto essere (sulla base di una chiara indicazione del Regolamento dei Congressi) sottoposti alla valutazione del Consiglio Nazionale e oggetto di un apposito capitolo della relazione del segretario che oggi, a meno di 30 giorni dall’apertura del Congresso, dovrebbe essere già nelle nostre caselle di posta elettronica e invece non è.

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Ombre sul Congresso di Genova ultima modifica: 2023-04-07T08:30:07+02:00 da Arrigo Roveda

Per le Sezioni Unite ricognizione di debito a imposta fissa

“La scrittura privata non autenticata di ricognizione del debito che, come tale, abbia carattere meramente ricognitivo di situazione debitoria certa, non avendo per oggetto, prestazione a contenuto patrimoniale, è soggetta a imposta di registro in misura fissa solo in caso d’uso.”

Le Sezioni Unite, con Sentenza 16 marzo 2023 n. 7682, mettono la parola fine a una delle questioni più incredibilmente dibattute degli ultimi anni.

Per fare della massima una versione in prosa utile ai notai potremmo scrivere “Gli atti pubblici e le scritture private autenticate contenenti ricognizioni di debito pure (non comportanti quindi modificazioni dell’obbligazione preesistente) sono soggette a imposta di registro in misura fissa”.

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Per le Sezioni Unite ricognizione di debito a imposta fissa ultima modifica: 2023-03-29T08:30:57+02:00 da Arrigo Roveda

La tariffa undici anni dopo

Il 2023 sarà l’anno della rivoluzione copernicana della volontaria giurisdizione.

Al notaio, finalmente e dopo un’intensa opera di convincimento del legislatore, è stata attribuita la competenza a rilasciare autorizzazioni per il compimento di atti da lui rogati.

E ciò a partire dal 28 febbraio in virtù dell’anticipo previsto dalla Legge di Bilancio.

Questa la norma tanto agognata: “Le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e scritture private autenticate nei quali interviene un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell’amministrazione di sostegno, ovvero aventi ad oggetto beni ereditari, possono essere rilasciate, previa richiesta scritta delle parti, personalmente o per il tramite di procuratore legale, dal notaio rogante.”

Il notariato già si è mosso per non farsi trovare impreparato. Due convegni di prima lettura sono stati organizzati a Milano e a Catania e Federnotizie ha pubblicato un e-book curato da Giovanni Santarcangelo, indispensabile per un primo orientamento.

Ma la novità ci spinge a qualche riflessione di carattere generale.

Se ci si ferma a pensare a quanto successo al notariato negli ultimi 20 anni non si può non individuare una precisa linea di tendenza.

A partire dal 2000, quando il controllo omologatorio è passato dai Tribunali ai Notai il legislatore ha trasferito sul notariato una serie di funzioni inquadrabili in un insieme che possiamo chiamare “responsabilità”.

In realtà già qualche anno prima la trascrivibilità del contratto preliminare aveva dato un segnale in questo senso, ma la obbligatorietà della trascrizione per gli immobili in corso di costruzione prevista dal TAIC ha riconosciuto definitivamente al notaio un ruolo di garanzia in questa delicatissima contrattazione. Continua a leggere

La tariffa undici anni dopo ultima modifica: 2023-01-11T08:30:49+01:00 da Arrigo Roveda

Dal 28 febbraio, in anticipo, parte la nuova volontaria giurisdizione

Il D. Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, quello che, riformando in molti aspetti il processo civile, attribuisce al notaio nuovi compiti in materia di volontaria giurisdizione prevedeva, all’articolo 35, che “Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 30 giugno 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data.”

E a tale data si puntava, naturalmente, per farsi trovare pronti e preparati ad affrontare i non pochi problemi pratici che la novità mette sul tavolo.

La Legge di Bilancio 2023 (Legge 29 dicembre 2022 n. 197, pubblicata in pari data in Gazzetta Ufficiale n. 303 – Serie Generale), all’articolo 1 comma 380, con una laconica disposizione, sostituisce l’articolo 35 del D.lgs 149/2022 con il seguente “Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data.

Per i notai questa sostituzione di data, per una volta non la proroga di una entrata in vigore ma il suo anticipo, significa semplicemente che il tempo per approfondire tutte le implicazioni della riforma è pochissimo, neppure due mesi.

Dal primo di marzo toccherà a noi rilasciare le autorizzazioni.

Per questo da utile diventa indispensabile l’e-book di Giovanni Santarcangelo che abbiamo pubblicato a dicembre e che può essere acquistato nell’Edicola di Federnotizie.

Dal 28 febbraio, in anticipo, parte la nuova volontaria giurisdizione ultima modifica: 2023-01-02T08:30:08+01:00 da Arrigo Roveda

L’osservatore romano

Perché un organo collegiale quale il Consiglio Nazionale del Notariato possa operare con successo è necessario un equilibrato cocktail di qualità.

Tra queste la più imponderabile è la fortuna.

Coloro che sedevano in via Flaminia all’epoca del Ddl concorrenza o dell’emendamento Lulli, ma anche chi ha assistito al 56° Congresso non ha potuto fare a meno di pensare che questo è un Consiglio Nazionale molto fortunato.

Il clima respirato a Roma è parso sereno come da tempo non accadeva. Gli attestati di stima e riconoscenza da parte della politica sono stati un concerto particolarmente compatto. Anche i vecchi frequentatori di queste riunioni, abituati a discorsi di apparente apprezzamento, non hanno potuto fare a meno di notare come questa volta ci fosse una complessiva sensazione di maggior sincerità.

Pare proprio che per questa legislatura il Notariato potrà lavorare senza sentirsi sotto attacco.

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L’osservatore romano ultima modifica: 2022-11-16T08:35:04+01:00 da Arrigo Roveda

Ancora sull’atto senza parti

“L’atto notarile non può essere ricevuto dal notaro se non in presenza delle parti”.

Questa affermazione, contenuta nell’apertura dell’articolo 47 della legge notarile, è da sempre apparsa scontata e chiara, tanto da non aver interessato granché gli studiosi di cose notarili.

E ciò ha forse narcotizzato la dottrina notarile, che non ha indagato con frequenza sulla possibilità che gli atti notarili potessero essere privi di parti, orientando così la prassi, da sempre propensa a aderire ad interpretazioni difensive (da cui l’orrenda locuzione “tuziorismo”), ad inventarsi “parti “anche quando esse non erano necessarie ai fini della formazione del documento.

Ma poi è arrivata la pandemia che, è quasi stucchevole ripeterlo, ha sconvolto abitudini consolidate e provocato ripensamenti destinati a cambiare la vita quotidiana.

Ci si è trovati nella necessità di chiedersi, questa volta purtroppo partendo da fattispecie concrete che vedevano coinvolti soggetti impossibilitati a presenziare, in quali casi l’atto notarile non necessitasse l’intervento e quindi la sottoscrizione delle parti e quali potessero essere le possibili estensioni rispetto ai pochi casi frequentati dalla prassi.

Ed è infine arrivato l’articolo di Luca Iberati recentemente pubblicato su questa rivista, sapiente ricostruzione scientifica del tema che, con questo contributo, si vorrebbe arricchire con una casistica.

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Ancora sull’atto senza parti ultima modifica: 2022-07-15T08:30:18+02:00 da Arrigo Roveda

Al via la nuova consiliatura: le perplessità di Federnotizie

Quando si insedia un nuovo Consiglio Nazionale e vengono nominati i suoi vertici dovrebbe circolare nel Notariato una ventata di entusiasmo e ottimismo.

Purtroppo, questa volta non è così.

Ricordiamo le nomine deliberate venerdì 17 giugno:

  • Giulio Biino (Piemonte), Presidente;
  • Antonio Areniello (Campania), Vicepresidente;
  • Cesira De Michele (Abruzzo), Segretario.

Ciascuno di loro è persona valida e di esperienza, eppure il cocktail non convince.

Tutti e tre provengono dalla vecchia consiliatura e tutti e tre, dal primo momento, hanno fatto parte della maggioranza che ha retto la prima sciagurata mezza consiliatura.

I vertici da poco nominati sono stati alcuni dei grandi elettori di Cesare Felice Giuliani, contribuendo a una presidenza apparsa da subito un grave errore.

Una presidenza inopportuna, se non addirittura illegittima, perché Giuliani (a differenza di altri consiglieri nominati) aveva conservato la carica di presidente del Consiglio Notarile di Roma venendo contemporaneamente a essere nell’incompatibile duplice posizione di vigilante e vigilato, secondo quanto dispone l’articolo 93bis della legge notarile.

Gravemente inopportuna alla luce del fatto che il problema della vigilanza si poneva, non in astratto ma concretamente, alla luce della vicenda relativa alla dismissione del patrimonio immobiliare degli Enti Pubblici relativamente alla quale magistratura e AGCM avevano posto l’attenzione sull’attività istituzionale del Consiglio Notarile di Roma (e ciò senza voler da parte nostra prendere una posizione critica su tale attività).

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Al via la nuova consiliatura: le perplessità di Federnotizie ultima modifica: 2022-06-22T08:30:19+02:00 da Arrigo Roveda

C’è vita nel Notariato

Il Congresso di Federnotai, tenutosi a Bologna lo scorso 20 maggio, ci ha lasciato sensazioni di vitalità.

C’è un Notariato vivo, che pensa, ha idee, sviluppa progetti, presenta proposte.

Un Notariato capace di sintetizzare le migliaia di colloqui fatti ogni giorno con i cittadini e le imprese, elaborare i disagi incontrati da questi nell’amministrazione dei propri affari, individuare quali parti dell’ordinamento necessitano di una riforma, proporre soluzioni.

Un Notariato che svolge in pieno il suo ruolo di corpo intermedio, traducendo in idee riformiste i disagi che l’invecchiamento delle norme scarica sui cittadini.

Due le idee forti emerse dal Congresso.

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C’è vita nel Notariato ultima modifica: 2022-05-25T08:30:37+02:00 da Arrigo Roveda

La riforma del catasto e il Consiglio che verrà

Cosa ci aspettiamo dal Consiglio Nazionale che si sta insediando? Sarà un Consiglio con una vocazione alla comunicazione esterna o proseguirà con la politica dello “stare coperti” che ha contrassegnato questi ultimi anni?

Ne parleremo venerdì 6 maggio alle 8.30, prendendoci un caffè, con Paolo Piccoli, il past president che più ha aperto alla comunicazione, Sara Bono, presidente del Consiglio Notarile di Genova, Maura Manghi, presidente del Consiglio Notarile di Reggio Emilia, e Gabriele Sciumbata, notaio in Roma.

La riforma del catasto e il Consiglio che verrà

In un momento di infinite difficoltà economiche e politiche, sia internazionali sia interne, il Governo ha rischiato di saltare su un tema che pare marginale rispetto ai problemi che oggi renderebbero drammatico l’anticipato ricorso alle urne con la conflittualità politica che ne deriverebbe.

Il tema che ha spaccato la maggioranza, pare incredibile, è stato la riforma del Catasto.

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La riforma del catasto e il Consiglio che verrà ultima modifica: 2022-05-03T08:30:28+02:00 da Arrigo Roveda

Srl online: arrivo o partenza?

“Da oggi è operativa la nuova modalità digitale di costituzione delle srl attraverso la piattaforma del Notariato italiano che garantisce gli stessi standard di sicurezza e affidabilità di un qualsiasi altro atto notarile”.

Con queste parole, colme di fiera e motivata soddisfazione, il Notariato italiano annunciava a metà dicembre la nascita delle “srl online”.

Un parto complicato, figlio della legislazione eurounitaria, che ha tenuto il Notariato col fiato sospeso, perché ancora una volta è stata messa in discussione la centralità del controllo notarile e, con essa, messo in pericolo il sistema di certezza e trasparenza imperniato sul Registro delle Imprese, aperta la strada alla costituzione di società fantasma e indebolito il presidio nella lotta al riciclaggio.

Un risultato importante frutto della capacità persuasiva del nostro Consiglio Nazionale, di coloro che hanno scritto sull’argomento e di tutti quelli che hanno saputo spiegare al decisore politico le fondate ragioni del Notariato.

Celebrato questo successo e dato merito al Consiglio Nazionale del Notariato, occorre ora guardare avanti partendo da quello che sarebbe sbagliato considerare un punto di arrivo mentre, come ogni riforma, deve essere visto come un punto di partenza. Continua a leggere

Srl online: arrivo o partenza? ultima modifica: 2022-02-04T08:30:01+01:00 da Arrigo Roveda

La prima giornata del 55° Congresso Nazionale del Notariato

Speciale Federnotizie al Congresso 2021

Una strana ma bella giornata quella che ha aperto il 55° Congresso Nazionale del Notariato.

Il rimbalzo non è stato quello, prevedibile, tra gli interventi dei rappresentanti delle Istituzioni della politica e quelli delle Istituzioni del notariato, ma quello tra gli accadimenti della sala e le voci dei corridoi della politica.

La ministra di Giustizia Marta Cartabia, in apertura, ha lodato la capacità del Notariato di reinventarsi accettando le sfide della modernità e della digitalizzazione.

Ha sottolineato come, nel pieno della pandemia, il notariato non solo abbia saputo tenere saldo il presidio della sua indifferibile indispensabilità (chissà se era già in sala e cosa avrà pensato la vice presidente del senato Anna Rossomando autrice di quel mortale emendamento la cui genesi ed il cui ritiro ancora oggi sono avvolti nel mistero ma che avrebbe paralizzato per mesi l’attività notarile), ma abbia dimostrato inventiva e flessibilità nell’organizzazione delle assemblee in totale teleconferenza.

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La prima giornata del 55° Congresso Nazionale del Notariato ultima modifica: 2021-11-05T09:00:13+01:00 da Arrigo Roveda

Notaio e territorio: prende quota il dibattito

Speciale Federnotizie al Congresso 2021

Se le parole non si contano ma si pesano, il tema centrale della prima mattina (quella dei discorsi della Ministra di Giustizia Marta Cartabia e dei Presidenti di Consiglio e Cassa) è stato quello della competenza territoriale del notaio.

La politica, da una parte, ha chiesto di accettare la sfida del notaio nazionale, il Consiglio Nazionale, dall’altra, ha dato una prima risposta di chiusura.

La questione non può certo chiudersi così e ci si attende domani un’argomentata spiegazione delle posizioni del notariato.

Per agevolare un dibattito consapevole abbiamo ripubblicato martedì due interventi, datati 2015, di Giovanni Liotta e Mario Mele.

Scavando ancora più indietro negli archivi abbiamo scovato un numero speciale di Federnotizie, pubblicato nel 2001, interamente dedicato al territorio, che ospitava numerosi interventi e, soprattutto, un articolato lavoro che il Consiglio Nazionale del Notariato aveva offerto alla discussione della categoria (abitudine purtroppo ben presto abbandonata).

 Scarica il file PDF di Federnotizie N. 6/2001

Certo molte cose sono cambiate. La competenza da distrettuale è diventata regionale, si sono diffuse, con varie gradazioni, le assemblee in teleconferenza, è una realtà l’atto informatico, si presenta alle porte la costituzione delle S.r.l. online. Continua a leggere

Notaio e territorio: prende quota il dibattito ultima modifica: 2021-11-04T14:48:36+01:00 da Arrigo Roveda

Appunti per una riforma del procedimento disciplinare (anche in vista del Congresso Nazionale)

Nessuna nostalgia si prova per il tempo in cui si dibatteva se i congressi notarili dovessero essere delle vetrine aperte all’esterno per far conoscere e mettere in mostra la “buona merce” del notariato o non invece delle occasioni di confronto e dibattito interno alla categoria.

L’importanza di ambedue le funzioni non è oggi messa in discussione e, come al solito, il congresso di Federnotai dello scorso 24 settembre è stata l’occasione per lanciare proposte di riforma.

Il tema del congresso “Per un nuovo modello deontologico e disciplinare tra pubblica funzione e concorrenza” è stato oggetto di approfondimento in una tavola rotonda che ha impegnato l’intera mattinata.

Di spada e di fioretto.

Forti le proposte emerse dal dibattito per una riforma del procedimento disciplinare molto più prudenti quelle sul codice deontologico.

Da qui la necessità di qualche riflessione.

Accostare come spesso si fa deontologia e disciplinare non è metodologicamente corretto.

Il disciplinare serve a regolare il procedimento teso ad accertare la violazione, da parte del notaio, di ogni violazione di legge. Anche, anzi soprattutto, quelle che non si concretizzano in violazioni del codice deontologico ma in diretta violazione di norme di grado primario. Continua a leggere

Appunti per una riforma del procedimento disciplinare (anche in vista del Congresso Nazionale) ultima modifica: 2021-10-29T08:30:49+02:00 da Arrigo Roveda

Consiglio Nazionale, Cassa ecc. È in arrivo la parità di genere

Ci sono due notizie, neanche recentissime, ma passate tutto sommato inosservate, che portano a pensare che a breve si dovrà porre mano a una riscrittura delle regole che presiedono all’elezione dei membri dei nostri organi rappresentativi nazionali e locali, Consiglio di Amministrazione e Assemblea dei Rappresentanti della Cassa, Consiglio Nazionale del Notariato, Consigli Distrettuali.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, in una nota inviata agli Enti privati gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, di cui ai Decreti Legislativi n. 509/1994 e n. 103/1996, e dopo aver ricordato che “già nel novembre del 2020 la Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative, a seguito di una sollecitazione pervenuta dalla Associazione Noi Rete Donne con specifico riferimento alla sottorappresentazione di genere all’interno di ENASARCO, aveva sollecitato la considerazione del problema nell’ottica della promozione di un effettivo perseguimento della parità di genere ai diversi livelli istituzionali” ha scritto:

Ritengo necessario richiamare nuovamente la vostra attenzione su un tema così cruciale, chiedendovi di affrontarlo e di assumere le iniziative più adeguate, ove occorra anche di natura statutaria, per assicurare la più ampia partecipazione delle donne negli organi di governo degli enti e nelle assemblee rappresentative. Vi pregherei di farlo alla prima occasione utile e di comunicare al Ministero l’esito della discussione e le eventuali determinazioni assunte.

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Consiglio Nazionale, Cassa ecc. È in arrivo la parità di genere ultima modifica: 2021-07-16T08:30:01+02:00 da Arrigo Roveda